Nella seconda parte dell’intervista rilasciata a Fanpage, Massimiliano Salini ha ribadito l’appoggio di Forza Italia alla rielezione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea. Salini ha chiarito che il criterio di selezione del giusto candidato non punta alla “perfezione” ma piuttosto alla sua capacità di navigare l’incessante evoluzione della realtà, un tratto fondamentale per un’azione politica che sia sensibile ai cambiamenti. La linea di Forza Italia è quella di cercare candidati pronti a intraprendere un percorso allineato con i valori e gli obiettivi del Partito Popolare Europeo, rispondendo attivamente alle sfide che l’Europa affronta.
L’eurodeputato di Forza Italia interpreta il possibile spostamento a destra del Parlamento Europeo come un’opportunità piuttosto che una minaccia per la Presidente von der Leyen. Così Salini: “Ursula von der Leyen non potrà che beneficiare dello spostamento del baricentro politico del Parlamento europeo verso il centro destra, non perché noi abbiamo bisogno di più destra o di più sinistra, ma perché, come accaduto in Italia, parte di quella destra guarda al Partito popolare europeo come fonte principale di una recuperata autorevolezza. La novità non è la destra, è una destra che chiede di poter andare a braccetto col centro”. Tutto ciò non è da intendersi ovviamente come un abbraccio di posizioni estreme, ma come il riconoscimento di un bisogno di dialogo e cooperazione per indirizzare congiuntamente le sfide che l’Europa contemporanea si trova ad affrontare. Il ruolo di mediatori di figure come Antonio Tajani sarà infine cruciale in questa strategia di costruzione di un’Europa unita e influente.
Nel contesto dell’imminente alleanza tra centro e destra, Massimiliano Salini evidenzia che la gestione delle ambizioni ambientali sarà uno dei principali banchi di prova. Il parlamentare di Forza Italia pone l’accento sull’importanza di bilanciare gli obiettivi di sostenibilità con la praticabilità delle iniziative, evidenziando la necessità di un approccio equilibrato tra aspirazione ecologica e fattibilità. “Dobbiamo ancorare le nostre ambizioni ambientali alla realtà quotidiana dei nostri cittadini, evitando di perdere di vista le loro esigenze reali” ha detto Salini. L’eurodeputato auspica che il nuovo orientamento politico possa trasformare le ideologie ambientali in azioni concrete che risultino in vantaggi tangibili per i cittadini, mantenendo l’Italia all’avanguardia nel contesto europeo senza soffocare l’innovazione con aspettative irraggiungibili. In conclusione, Salini presenta una visione di un’Europa che, pur rimanendo ferma sui propri principi fondatori come la pace e l’unità, sa adattarsi alle sfide contemporanee, facendo dell’ambientalismo uno dei cardini di una politica di progresso e non di restrizione.