Comincia oggi la visita di Vladimir Putin in Cina: Pechino è il grande interlocutore internazionale con cui Mosca cerca un rapporto sempre più stretto dopo l’invasione dell’Ucraina e la conseguente alzata di scudi occidentale. Lo stesso presidente russo ha anticipato la sua visita con un’intervista all’agenzia di stampa Xinhua, dove ha affermato che l’Ucraina e i Paesi occidentali “non sono pronti a impegnarsi in un dialogo paritario, onesto e aperto basato sul rispetto reciproco e sulla considerazione degli interessi reciproci”.
Nella narrativa di Putin, gli atteggiamenti delle grandi potenze in merito alla guerra in Ucraina sono chiari. Da una parte ci sono le “élite occidentali”, accusate di “adoperarsi ostinatamente per punire la Russia, isolarla e indebolirla, fornendo alle autorità di Kiev denaro e armi”. Dall’altra parte c’è la Cina che “propone passi praticabili e costruttivi per raggiungere la pace”. Per Putin, le mosse di Pechino potrebbero “gettare le basi per un processo politico e diplomatico che tenga conto delle preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza e contribuisca al raggiungimento di una pace sostenibile e a lungo termine”. Mentre il presidente russo parla di pace, decine di migliaia di soldati della Federazione provano ad avanzare verso Kharkiv, città nel nord est dell’Ucraina, che rischia di subire un’imponente offensiva.
Kiev sta pagando mesi di ritardo nelle forniture di aiuti militari da parte soprattutto degli Stati Uniti. La Casa Bianca, tuttavia, sarebbe al lavoro per fornitre agli ucraini un’altra batteria di difesa aerea Patriot: l’indiscrezione è di Bloomberg che cita fonti informate. Il costo di questa batteria dovrebbe rientrare nel pacchetto da 61 miliardi di dollari di aiuti già approvato. La notizia arriva in un momento in cui le autorità ucraine hanno esortato l’Occidente a inviare altri mezzi di difesa aerea per far fronte all’intensificarsi degli attacchi russi contro i centri abitati. Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, sarebbero necessari 25 sistemi Patriot per proteggere tutto il territorio dell’Ucraina.