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    Economia Lombardia, crescita sì ma a rallentatore

    Le prospettive di crescita confermano un sostanziale “rallentamento” della situazione macro-economica, con il PIL in leggera risalita, +1,2%, mentre calano i consumi, solo +0,8%, e rallentano gli investimenti, solo +2%. Anche l’export in frenata: la crescita si ferma sotto l’1%

    Una crescita stagnante quella che si prevede per l’economia lombarda nel 2024, con diversi indicatori sottotono e in flessione. Le prospettive di crescita confermano infatti un sostanziale “rallentamento” della situazione macro-economica, con il PIL che nel 2024 dovrebbe assestarsi in leggera risalita al +1,2%. Sono questi alcuni dei dati forniti da CNA Lombardia nel Terzo Focus sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi.

    Sul fronte dei consumi e degli investimenti le previsioni stimano nel 2024 una debole crescita pari allo 0,8%. Le nuove stime attestano dunque la lenta risalita dei consumi in Lombardia: il crollo del 2020 (-10,6%) è stato recuperato in tre anni e la pur modesta crescita per l’anno in corso dovrebbe essere comunque sufficiente a superare ampiamente (+1,3%) il livello di consumi registrato nel 2019. Mentre per quanto riguarda gli investimenti, anch’essi sono in frenata tanto che nel 2024 dovrebbero aumentare solamente del 2%, una traiettoria influenzata da diversi fattori, tra cui l’evoluzione dei tassi d’interesse, l’attuazione del PNRR e la disciplina dei bonus edilizi.

    Sottotono anche i dati riguardanti l’export, uno dei settori maggiormente penalizzati dalla situazione internazionale, con una crescita pressoché ferma nel 2023 al +0,8%, per un totale di 163mila milioni di euro. La tendenza positiva di agroalimentare (7,1%), meccanica (+5,8%) e sistema moda (4,1%) controbilancia la flessione di altri settori, quali il metallurgico (-7%), chimico gomma-plastica (-4,8%) e sistema casa (-1,4%). A livello provinciale emergono positivamente Monza Brianza (+7,4%), Sondrio (+7,2%) e Lodi (+5,4%), seguite da Varese (+3,7%), Bergamo (+3,4%) e Milano (+3,3%). In sostanziale stallo Pavia (+0,6%) e Lecco (+0%). Male invece Mantova (-10,8%), Brescia (-7%), Cremona (-6%) e Como (-1,7%).

    Una buona notizia arriva dall’inflazione che nei primi tre mesi del 2024, nella regione ha fatto registrare un +1%, a fronte del +8,8% registrato nel 2023. Nel primo trimestre 2024 la dinamica dei prezzi è guidata da servizi ricettivi e ristorazione (+3,6%), mentre la flessione più rilevante riguarda i prezzi per abitazione, acqua, energia (-9,3%).

    Sul fronte delle imprese, il 2024 è iniziato positivamente, in ragione di un lieve aumento del numero di quelle attive che al 31 marzo 2024 risultano in crescita di oltre 1600 unità rispetto a dicembre 2023. Se le imprese totali sono in aumento tra dicembre 2023 e marzo 2024, per le imprese artigiane la situazione resta complicata, segnata da un calo drastico iniziato nel 2021. In questo periodo infatti sono 650 le imprese che hanno chiuso in Lombardia. Rispetto a fine 2019, il ridimensionamento è del 4,1%. In particolare, si nota la flessione delle imprese artigiane nel manifatturiero con quasi 6mila imprese che mancano all’appello, tiene invece l’artigianato nei servizi alla persona. A risentire di più della flessione nel trend marzo 2023-marzo 2024 sono le province di Brescia (-3,1%), Mantova (-1,5%), Pavia (-0,4%), Sondrio (-0,4%), Varese (-0,4%). Pressoché invariate Cremona (-0,2%), Bergamo (-0,2%), Milano (+0,1%) e Como (+0%), mentre crescono Lodi (+0,8%), Monza Brianza (+0,6%) e Lecco (+0,4%).

    Nota positiva relativa al quarto trimestre 2023 dell’economia lombarda è invece relativa all’occupazione, che fa registrare un aumento del numero di oltre 76.000 occupati (+1,7%) rispetto al 2022. Nello specifico, l’incremento occupazionale riguarda solo il commercio-alberghi-ristorazione (+4,7%) e gli altri servizi (+3,3%), mentre a pesare sul dato complessivo è soprattutto il calo occupazionale dell’industria (-2%, pari a 23 mila occupati in meno). Sui territori la situazione è piuttosto eterogenea con il segno più che domina.

    Infine, sul fronte dell’accesso al credito, nel 2023 si segnala un calo del 4,5% sul totale dei prestiti alle aziende lombarde. Una flessione che riguarda in particolare quelle aziende di piccola dimensione (-9,8%). Con riferimento ai tassi di interesse, a febbraio 2024 il tasso medio applicato ai nuovi prestiti fino ad 1 milione di euro ha toccato il 5,81% (+1,42 punti in un anno); oltre il milione di euro il tasso medio si è attestato al 5% (+1,96 punti in dodici mesi).

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