domenica, Novembre 24, 2024
More
    Home Prima pagina ESG, perché non dobbiamo fermarci

    ESG, perché non dobbiamo fermarci

    La crisi climatica, che sta guadagnando terreno nel dibattito pubblico, porta con sé la necessità sempre più impellente di attuare una transizione ecologica che possa conciliare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con la redditività delle aziende.

    I parametri ESG accompagnano le imprese a una transizione ecologica che sia sostenibile anche per il loro business.

    L’acronimo ESG nasce nel 2005 e ha sullo sfondo l’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e l’Accordo di Parigi. ESG sta per Environment, Social e Governance e racchiude una serie di criteri di misurazione degli standard ambientali, sociali e di governance di un’organizzazione.

    Nello specifico, per la sostenibilità ambientale, viene valutata la relazione dell’azienda con l’ambiente, come gestisce i rifiuti e le emissioni; dal punto di vista sociale invece misura l’impatto sociale dell’organizzazione e la relazione con il territorio e tutti gli stakeholders, mentre per la governance si valuta la gestione aziendale, la struttura remunerativa della forza lavoro, le buone pratiche, i principi etici, la trasparenza delle decisioni, il rispetto delle minoranze e dei diritti degli azionisti.

    Tutti questi criteri influenzano e indirizzano le scelte di investimento degli investitori. Ad oggi infatti, i fondi previdenziali e i fondi sovrani, ma anche gli investitori privati, danno sempre maggiore importanza agli investimenti ESG. L’allineamento degli investimenti ai propri valori personali e la creazione di un portafoglio di investimenti diversificato, in grado di far fronte alle oscillazioni dovute al cambiamento climatico, sembrano essere le ragioni principali per cui questi investimenti vengono preferiti rispetto ad altri. Come ha riportato di recente il Sole 24 Ore, sebbene la guerra in Ucraina, il relativo problema delle forniture di gas e le buone performance dei titoli legati alle armi sembrasse avessero messo in disparte gli investimenti green, le prospettive di crescita sono comunque buone e questo, legato alla necessità di guardare al clima sempre con più attenzione, sembra essere un buon motivo per continuare ad averne fiducia.

    Emma Delfrate

    Most Popular

    Oltre 118.000 imprese italiane a rischio usura: un fenomeno allarmante

    Negli ultimi tempi, l'Italia sta affrontando un preoccupante aumento del numero di aziende in difficoltà economica, con oltre 118.000 imprese esposte al rischio di...

    “Le Monde”: l’economia tedesca in crisi preoccupa Brescia e la sua industria

    In un approfondimento firmato dal giornalista Allan Kaval e pubblicato dal prestigioso quotidiano francese Le Monde, si esplora il legame tra Brescia, una delle...

    Ucraina, Volodymyr Zelensky a Fox News: “Al momento non abbiamo forze per respingere Putin ai confini del 1991”. L’ipotesi è di riprendersi la Crimea...

    Dopo quasi tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, gli ucraini continuano a resistere all'aggressione russa, ma fanno anche i conti...

    2024: Un’analisi del PIL Regionale e le sfide per l’economia italiana

    L'aggiornamento autunnale di Banca d'Italia ha mostrato un rallentamento significativo nell'economia lombarda, con una crescita del PIL contenuta allo 0,4%, segnando una netta discontinuità...

    Recent Comments