Ormai è noto da diverso tempo che le azioni di politica monetaria restrittiva
attuate dalla Bce stanno avendo positivi sull’abbassamento dell’inflazione.
Anche il “Consumer Expectations Survey” della Bce pubblicato di recente
sembra confermarlo.
In particolare, le aspettative mediane di inflazione delle famiglie nell’eurozona
sono scese a 2,9% ad aprile da un 3% registrato a marzo, toccando il livello
più basso dal 2021. Anche le aspettative mediane a tre anni sono scese da
2,5% a 2,4%, rimanendo però al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato dalla
Bce.
L’incertezza sulle aspettative nei prossimi 12 mesi invece risulta invariata a
5,0%. Le percezioni e le aspettative sono allineate tra i vari gruppi di reddito,
anche se risulta lievemente inferiore per chi ha un reddito più alto.
Gli intervistati compresi tra i 18 e i 34 anni segnalano aspettative di inflazione
inferiori rispetto a quelli delle fasce 35-54 e 55-70.
Infine, le aspettative di crescita del reddito nominale sono rimaste stabili a
1,3% e la percezione della spesa normale è scesa a 6,3% a fronte di un 6,4%
di marzo, calo però evidenziato solamente per le fasce di età 35-54 e 55-70.
Questo è quanto emerge dall’indagine riferita al mese di aprile sull’inflazione e
sui redditi e consumi delle famiglie. L’indagine, effettuata online a cadenza
mensile, raccoglie informazioni sulla percezione e sulle aspettative dei
consumatori dell’eurozona, utile alla Bce per perseguire la stabilità dei prezzi
e comprendere contemporaneamente le vulnerabilità finanziarie delle famiglie
e le conseguenti sfide alla stabilità finanziaria.
Emma Delfrate