venerdì, Novembre 22, 2024
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    Guerra commerciale e protezionismo: cosa c’è dietro le mosse della Cina contro l’UE

    Il commercio internazionale è nuovamente al centro di tensioni tra la Cina e l’Unione Europea, questa volta per via dell’importazione di carne di maiale. Recentemente, in risposta all’imposizione da parte dell’Europa di dazi maggiorati sull’importazione di auto elettriche cinesi, il ministero del Commercio di Pechino ha avviato un’indagine anti-dumping su alcuni prodotti a base di carne di suino importati dall’UE. Secondo quanto riportato da fonti come il South China Morning Post, questa mossa rappresenta una forma di ritorsione alle politiche europee, con un’indagine che copre sia la carne fresca che quella surgelata, oltre a frattaglie varie come grasso, intestini, vesciche e stomaci di maiale.

    Il dumping è una pratica commerciale che si verifica quando un produttore esporta un prodotto a un prezzo inferiore rispetto a quello praticato nel mercato interno, spesso al di sotto dei costi di produzione. Questa pratica può danneggiare l’industria del paese importatore, portando a misure anti-dumping, che sono tasse o dazi imposti per neutralizzare i danni causati e ripristinare equità nel commercio internazionale. Nel caso specifico, il ministero del Commercio cinese ha precisato che il periodo di indagine sulle presunte pratiche di dumping copre l’anno intero del 2022, mentre il periodo per la valutazione dei danni all’industria locale si estende dal 2020 al 2023. L’indagine, che potrebbe durare fino a diciotto mesi, mira a stabilire se effettivamente ci sia stata una distorsione del mercato che giustifichi l’imposizione di dazi correttivi.

    Le implicazioni economiche di questo scambio di dazi sono notevoli. La Cina rappresenta il principale mercato di sbocco per la carne suina europea, con il valore delle esportazioni che ammontava a circa 1,83 miliardi di dollari nel 2023, come riportato da Bloomberg. Paesi come Spagna, Danimarca e Paesi Bassi sono i principali esportatori verso la Cina. Questa disputa arriva in un momento in cui il commercio tra le due potenze economiche mostra segni di contrazione, con una riduzione degli scambi attribuita tanto all’aumento della produzione interna cinese quanto alla diminuzione dei prezzi globali. L’esito di questa indagine potrebbe quindi avere significative ripercussioni non solo sul mercato della carne suina, ma anche su altri settori economici coinvolti direttamente o indirettamente dalle politiche commerciali di entrambi i blocchi economici.

     

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