75 i progetti pervenuti nell’ambito dei tre bandi promossi dalla Fondazione. Al centro delle iniziative proposte la persona con le sue fragilità, cultura ed inclusione, interconnessione tra scuola e comunità territoriali. Ora si apre la fase delle donazioni ad integrazione dei fondi stanziati: c’è tempo fino al 26 luglio.
Le comunità nordmilanesi si dimostrano anche questa volta vitali e ricettive, lo confermano i progetti pervenuti nell’ambito dei tre bandi promossi dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano sui quali ha lavorato la commissione di valutazione. 75 quelli candidati, di cui 44 hanno ottenuto l’assegnazione di 360mila euro di contributi a disposizione dai trasferimenti 2024 di Fondazione Cariplo – e richieste per più del doppio -, centrando i sette obiettivi del Piano Strategico della Fondazione.
La persona con le sue fragilità al centro delle iniziative proposte all’interno del bando “A casa tutti bene?”, che spaziano dal sostegno a persone e famiglie che affrontano la disabilità, così come ai caregivers che si fanno carico di affiancare persone malate e fragili, ma anche attenzione a chi vive ai margini, proponendo opportunità di qualità e non solo soccorso, fino al coinvolgimento attivo nella comunità di persone con poche competenze e pochi legami. Da sottolineare la crescente proposta di attività a favore del benessere mentale di ragazzi e giovani, e a sostegno delle donne in tante sfumature: vulnerabili, anziane, oggetto di violenza (con un progetto focalizzato sulla prevenzione tra gli uomini).
Di grande interesse anche le iniziative sul bando “Che bello essere noi!”, che uniscono animazione culturale, attivazione di cittadinanza ed inclusione. Diverse proposte di lettura creativa del proprio territorio, per rinforzare il senso di appartenenza e l’apprezzamento della storia e del luogo in cui vive la propria comunità, da parte di ragazzi, ma anche di anziani e di chi è arrivato da poco e da lontano. Si fa largo la valorizzazione degli strumenti digitali e non mancano idee creative anche sul piano delle performances artistiche.
Ad emergere nel bando “Non uno di meno” sono le sempre più strette connessioni tra le scuole e le comunità del territorio. Tra i capofila dei progetti, infatti, oltre ai più tradizionali ETS rivolti all’educazione, spiccano società sportive, realtà musicali, ACLI ed Auser, a dimostrazione della capacità degli adulti di assumere corresponsabilità con le scuole e le famiglie nell’accompagnare i più giovani verso il loro futuro.
Trait d’union di tutti e tre i bandi è la sostenibilità, seppure non ancora in primo piano nell’organizzare nuove ipotesi di lavoro come vorrebbe la Fondazione: “Non smetteremo di riproporla – fanno sapere da FCNM – e di dare rilievo alle migliori pratiche che emergeranno dai nuovi progetti che avviano ora il loro corso”. Si apre ora la fase della raccolta delle donazioni, ad integrazione dei contributi messi a disposizione, che terminerà il prossimo 26 luglio.
Micol Mulè