Sale l’attesa per il dibattito presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump, previsto per il prossimo 27 giugno. L’appuntamento anticipa e in qualche modo vuole essere un assaggio della campagna elettorale che solitamente si infuoca verso il mese di agosto, anche se l’entourage di Joe Biden ha già tirato fuori un primo asso dalla manica. I democratici hanno deciso di puntare sulla condanna penale di Trump. L’ex presidente repubblicano, infatti, è stato giudicato colpevole di 34 reati di falsificazione di documenti aziendali per la vicenda del pagamento della pornostar Stormy Daniel.
Fin troppo facile per i Dem. Questa settimana, lo staff della campagna elettorale di Joe Biden ha annunciato un’imponente investimento pubblicitario da 50 milioni di dollari. Il segmento tv, dalla durata di trenta secondi, si intitola “Character Matters” e ripercorre i reati civili e penali di Trump, in contrapposizione al suo sfidante. “Nel frattempo, Joe Biden è al lavoro”, proclama la voce narrante. Insomma, per i democratici le elezioni 2024 sono tra “un criminale condannato che pensa solo per se stesso e un presidente che combatte per la sua famiglia”, si sente dire, non senza un po’ di retorica, nella pubblicità.
Lo spot elettorale verrà trasmesso nei “battleground states”, cioè quegli Stati federati dove è più incerto l’esito elettorale. Le elezioni del 2016, in cui Hillary Clinton perse contro Donald Trump, ci hanno insegnato a prendere con cautela i sondaggi che al momento danno Trump e Biden testa a testa di fatto. Per il dibattito presidenziale del 27 giugno è stato scelto un luogo carico di significato: Atlanta, capitale dello Stato della Georgia, dove quattro anni fa Joe Biden ha vinto per meno di 12mila voti.