A maggio, la domanda di energia elettrica è stato coperta per il 52,5% da fonti rinnovabili: si tratta del valore mensile più alto di sempre.
Lo scorso anno, nello stesso periodo, le rinnovabili avevano coperto il 42,3% della domanda.
Le ragioni che hanno permesso questo risultato sono sostanzialmente due: il meteo favorevole e gli investimenti effettuati grazie ai bonus fiscali.
Rispetto allo scorso anno, è aumentato l’idroelettrico (+34,7%) grazie alle piogge e alle nevi abbondanti su Alpi e Appennini; il fotovoltaico (36,3%) grazie al Superbonus e al tempo estremamente soleggiato al Sud e l’eolico (+10,5%).
Secondo Terna, società pubblica che gestisce la rete elettrica, nei primi 5 mesi del 2024 sono stati installati 3 Gigawatt di potenza rinnovabile e l’obiettivo del governo è quello di arrivare a 8 Gigawatt entro la fine dell’anno. Il Superbonus ha reso possibile una numerosa installazione di pannelli su villette e condomini, contribuendo a un aumento della capacità di esercizio (+669 GWh) e a un maggior irraggiamento (+393 GWh).
Grazie all’incremento delle rinnovabili è calata la produzione termoelettrica da gas e carbone del 14,6%, con il carbone che ha coperto a maggio solo l’1% della domanda. L’obiettivo del piano nazionale dell’energia è quello di azzerare la produzione di energia elettrica dal carbone nel 2025 (2027 per la Sardegna).
In generale in Italia le rinnovabili continuano a crescere, infatti nei primi cinque mesi del 2024 la capacità delle rinnovabili è aumentata di 3,015 Gigawatt, ossia il 42% in più rispetto allo scorso anno.
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, è positivo circa la possibilità di superare gli 8 Gigawatt di nuove rinnovabili installate e i 10 Gigawatt di autorizzate entro la fine dell’anno.