Istituito un board tecnico con il compito di predisporre le linee guida per gli insegnanti, da settembre sarà parte dell’offerta formativa.
Ci sono manager, ricercatori e docenti esperti nella nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale a comporre il board dedicato all’integrazione dell’AI all’interno delle scuole lombarde, voluto da Regione Lombardia. Il gruppo di lavoro dovrà sviluppare linee guida innovative per l’insegnamento dell’AI, promuovendo un’educazione etica, inclusiva e orientata al futuro in modo da sostenere al massimo il potenziale di questi nuovi strumenti.
L’idea alla base del progetto è valorizzare tutte le opportunità legate all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella scuola introducendo una formazione specifica per gli insegnanti della Istruzione e Formazione professionale in modo tale che, da settembre, gli studenti possano apprendere, secondo un approccio etico, come impiegare al meglio queste nuove tecnologie.
Per svilupparla un team di esperti coordinato da Lorenzo Maternini, membro della Commissione intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio, composto da Marco De Rossi Founder e CEO Weschool; Roberto Marseglia, CTO , Innovation Manager, PhD in Automation Engineering, MBA at Warwick; Antonio Palmieri, fondatore e presidente Fondazione Pensiero Solido; Stefano Pasta, collaboratore Cremit, ricercatore in Didattica e Pedagogia speciale; Silvia Petocchi, direttore generale Fondazione Miticoro; Riccardo Polvara, senior lecturer (Asst. Professor) in Robotics and Autonomous Systems; Susanna Sancassani, managing director Task force teaching learning Innovation – METID Politecnico di Milano e Donatella Solda Director at FEM, cofounder Wonderful Education, president Edtech Italia.
Il board tecnico è già al lavoro su obiettivi molto ambiziosi e sfidanti, tra cui la realizzazione di linee guida che prendano in considerazione i potenziali rischi nell’uso dell’AI, seguendo un approccio ispirato all’AI Act, per promuovere un utilizzo etico dell’intelligenza artificiale, rispettoso dei diritti umani e delle libertà individuali, che coinvolgerà non solo gli studenti, ma anche insegnanti e genitori. Saranno anche sviluppate strategie per prevenire un uso improprio dell’AI, come il plagio e la produzione di contenuti falsi, garantendo l’integrità del percorso educativo.
L’AI sarà insegnata nelle scuole per garantire pari opportunità a tutti gli studenti, sostenendo un’educazione di qualità, equa e inclusiva, in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 delle Nazioni Unite. In questo senso sarà promosso l’uso di strumenti di Intelligenza Artificiale per fornire un’educazione personalizzata, adattata ai bisogni educativi individuali degli studenti, migliorando l’efficacia dell’apprendimento.
L’approccio sarà interdisciplinare, capace di affrontare argomenti sia in campo umanistico che scientifico. Gli studenti impareranno a utilizzare strumenti di analisi dei dati, migliorando le loro capacità analitiche e interpretative, per essere preparati a gestire grandi quantità di informazioni. In questo modo saranno preparati ad affrontare le sfide del mondo del lavoro con competenze fondamentali sull’uso dell’AI.
Ad oggi più del 65% dei ragazzi già utilizzano l’AI nella loro quotidianità, spesso anche inconsapevolmente, e si servono dell’intelligenza artificiale per fare i compiti e preparare le lezioni: “Siamo entusiasti di avviare questo progetto innovativo che non solo modernizzerà il nostro sistema educativo, ma garantirà anche che i nostri studenti siano preparati ad affrontare le sfide del futuro con competenze avanzate e allenare il proprio spirito critico”, ha commentato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi. Il Board di esperti è già al lavoro e nei primi giorni di settembre verranno presentate le prime linee guida.
Micol Mulè