I recenti dati di Eurostat evidenziano un rallentamento ulteriore dell’inflazione, trend che
conferma il percorso di decrescita in atto da diversi mesi: da 2,6% a maggio a 2,5% a
giugno.
Grazie al rallentamento dell’inflazione, in Italia il potere di acquisto delle famiglie è cresciuto del 3,3% nel primo trimestre dell’anno, rispetto al trimestre precedente, lievemente frenato dall’aumento dei prezzi al consumo. Lo conferma l’Istat che evidenzia anche come il reddito, in termini nominali, disponibile delle famiglie è aumentato del 3,5% rispetto al trimestre precedente e anche la spesa al consumo è aumentata del 0,5%. Anche la propensione al risparmio delle famiglie nei primi tre mesi del 2024 è aumentata di 2,6 punti percentuali rispetto a tre mesi precedenti, attestandosi al 9,5%.
“Nonostante alcune battute di arresto nei trimestri precedenti, il potere d’acquisto delle
famiglie prosegue il percorso di ripresa che, grazie al rallentamento della dinamica dei
prezzi, era cominciato nel primo trimestre dello scorso anno”, commenta l’Istat.
Anche Codacons commenta positivamente quanto riportato dall’Istituto di Statistica “I dati
Istat sui conti economici delle famiglie attestano un evidente miglioramento della situazione
generale dei cittadini, con i principali indicatori che registrano segno positivo sia su base
trimestrale che su base annua”.
Passando invece ai dati sull’occupazione, Eurostat rileva che il tasso di disoccupazione per
l’Eurozona si attesta a 6,4% ad aprile, inferiore dello 0,1% rispetto ai dati registrati a maggio 2023. In Italia invece l’Istat rileva, a maggio rispetto ad aprile, una diminuzione degli occupati dello 0,1%, pari a 17mila unità che riguarda i dipendenti con contratti a termine e gli autonomi; mentre per i dipendenti con contratto a tempo indeterminato il numero di occupati aumenta.
Su base mensile, il tasso di occupazione scende al 62,2%, quello di disoccupazione è
stabile al 6,8% e il tasso di inattivi sale al 33,1%. Tuttavia, su base annua, il numero degli
occupati a maggio 2024 supera quello dello scorso anno del 2%.
Infine, la disoccupazione giovanile nell’Eurozona resta invariata al 14,2% su maggio e in
Italia invece gli under 25 senza lavoro sono il 20,5%, in lieve aumento rispetto al 20,4% di
aprile e al 20,3% di marzo.
Emma Delfrate