Vladimir Putin ha accolto Narendra Modi con un abbraccio mentre i missili russi colpivano un ospedale pediatrico di Kiev, provocando decine di morti. Il leader russo ha ricevuto il primo ministro indiano a Mosca dopo aver incontrato il premier ungherese Viktor Orbán, riuscendo così a sminuire la sensazione di isolamento dovuta alla guerra di aggressione in Ucraina. Ma l’incontro con il leader della più grande democrazia dell’Asia non è l’unico messaggio che il Cremlino ha voluto mandare all’Occidente. Le forze armate russe, infatti, hanno deciso di colpire un ospedale della capitale ucraina in cui erano ricoverati parecchi bambini, proprio mentre i leader della NATO si riuniscono a Washington in occasione del vertice dell’Alleanza Atlantica che quest’anno compie 75 anni.
La Russia è un Paese in guerra e per l’autocrate russo la dimostrazione di potenza passa sia dalle strette di mano con gli altri leader internazionali, sia dalla capacità di distruzione nel teatro ucraino, senza distinzioni tra civili e militari. Secondo quanto riportato dai media locali russi, Narendra Modi ha detto che l’India è pronta a fornire “qualsiasi assistenza” al processo di pace, dal momento che “nessuna soluzione” può essere cercata “attraverso la guerra.
Durante la visita di Stato in Russia, il primo ministro indiano ha definito “insopportabile” la morte di bambini in guerra, ribadendo che non saranno le bombe e i proiettili a portare la pace. Nonostante le terribili foto di bambini sanguinanti, Mosca nega di aver attaccato l’ospedale pediatrico di Kiev. Modi, dal canto suo, sembra esser riuscito a portare a casa anche un risultato che rientra nell’interesse nazionale dell’India. Secondo quanto riportato dalla stampa indiana, il Cremlino avrebbe deciso di rilasciare tutti gli indiani assoldati nell’esercito russo, dopo che Modi ha sollevato la questione direttamente con Vladimir Putin.