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    Gestione delle crisi d’impresa: crescono del 63% in un anno le domande delle imprese lombarde

    È cresciuto del 63%, in un anno, il numero delle istanze depositate da imprese lombarde per gestire e comporre le crisi patrimoniali, finanziarie ed economiche. Dieci punti percentuali in più rispetto al dato nazionale confrontando il primo semestre 2024 con il medesimo periodo dell’anno precedente. In particolare, nel I semestre 2024 sono state depositate in Camera Arbitrale di Milano 116 istanze, 45 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 nel quale ne erano state registrate 71.

    I dati elaborati dalla Camera Arbitrale di Milano tratteggiano l’identikit dell’impresa lombarda in crisi: praticamente l’80% è rappresentato da imprese S.r.l., ovvero 92 sulle 116 che hanno presentato istanza. Guardando al fatturato delle imprese istanti, un terzo (28%) rientra nella fascia compresa tra 1 milione e 5 milioni di euro.

    Analizzando i dati dall’inizio dell’attività del servizio di Composizione negoziata della crisi di impresa (dal 15.11.2021) al 01/07/2024, risulta che le istanze lombarde rappresentano il 23% del totale nazionale, quasi un’istanza su 4 è lombarda. Sulle 1608 istanze depositate in totale in Italia, 370 sono quelle lombarde. Milano con 221 imprese, concentra quasi il 60% delle istanze lombarde, con un distacco significativo seguono Bergamo e Brescia, rispettivamente con 34 e 32 istanze (9%); Varese 24 (7%); Como e Lecco con 21 istanze (6%); Mantova con 10 istanze (3%); Pavia 9 istanze (2%); Cremona con 8 istanze (2%); Monza 5 istanze (1,3%); Sondrio 5 (1%); Lodi 1 istanza (0,2%).
    “La composizione negoziata offre un’importante chance alle imprese in difficoltà – ha dichiarato Rinaldo Sali, vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano e referente per il Servizio di Composizione Negoziata per le imprese lombarde -: è un supporto per prevenire il default e tentare di garantire il più possibile la continuità aziendale”. Ad oggi la Camera Arbitrale di Milano riceve e gestisce, come Segreteria della Commissione lombarda di composizione della crisi, istituita per legge, il 23% delle istanze nazionali e conta in Lombardia sul 19% degli esperti incaricati rispetto al totale nazionale. “È importante, in primo luogo, lavorare su un cambio di prospettiva e sul “fare sistema” a più livelli, con le Istituzioni, le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, per accompagnare le imprese a comprendere le opportunità dell’affrontare la crisi, quando questa è ancora reversibile e sfruttare, anzi, la crisi per rilanciarsi – ha aggiunto -. In secondo luogo, come Camera Arbitrale, siamo impegnati a garantire la competenza e l’indipendenza dell’esperto chiamato a facilitare il dialogo tra imprenditore e creditori”.

    Nel presentare la domanda, le imprese possono chiedere le misure protettive e cautelari: si tratta di interventi volti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa aziendale dalle iniziative giudiziarie dei creditori. Queste misure servono a facilitare il buon esito delle trattative assunte per la regolazione della crisi. In totale, in Italia, 1230 imprese hanno fatto richiesta di misure protettive, di queste 270 sono lombarde. Il 76,5% delle istanze nazionali contiene una richiesta di misure protettive, di cui il 22% proviene dalla Lombardia, con una particolare concentrazione (64%) proveniente dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
    Dall’inizio dell’attività (15.11.2021) al 01/07/2024, 167 imprese italiane sono state risanate – ovvero la procedura di composizione negoziata si è conclusa con esito positivo – di queste 44 sono le istanze lombarde chiuse con esito positivo (pari al 26,3% del totale nazionale). Solo nel I semestre 2024 sono state risanate in Lombardia 11 imprese, tutte con sede a Milano, salvaguardando così 1056 posti di lavoro.

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