Ad agosto le auto immatricolate sono state 69.121, ben il 13,4% in meno rispetto allo scorso anno. Dopo un periodo di crescita del settore delle automobili, con un +15% a giugno e un +4,7% a luglio, stimolato anche dagli incentivi promossi dal Governo, è evidente il calo drastico subito dal settore.
Rispetto ad agosto 2019, ossia ante-crisi, la contrazione è del 22,5%. I sussidi varati dal Governo hanno portato una lieve crescita, facendo vendere da inizio anno 1.080.447, pari a un +3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il presidente del Centro Studi Promotor di Bologna Gian Primo Quagliano afferma che i livelli del 2019 «sembrano restare un miraggio per il mercato italiano». Tuttavia, evidenzia come i livelli pre-Covid debbano essere superati in quanto già nel 2019 erano considerati «non sufficienti per assicurare la regolare sostituzione delle auto più vecchie con la conseguenza di far crescere l’età media del parco circolante».
Eppure rimane inutilizzato, ad oggi, ancora il 67,9% dello stanziamento destinato all’acquisto di auto con emissioni di CO2 da 21 a 60 grammi al chilometro e il 32,3% di stanziamento per le auto tradizionali con emissioni di CO2 da 61 a 135 grammi al chilometro. Sempre secondo Quagliano, proprio quest’ultimo punto sarebbe la prova del fatto che il mercato delle auto italiano sembra destinato a ristagnare, mentre il parco circolante continua ad aumentare perché «rimangono in esercizio autovetture che in tempi normali sarebbero state già da tempo rottamate. Non a caso il mercato delle auto usate resta in buona salute e secondo l’82% dei concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor, nel quadro della sua inchiesta congiunturale di fine agosto, si manterrà nei prossimi mesi sui buoni livelli attuali o aumenterà» commenta Quagliano.
Sul mese di agosto quasi tutti i brand sono in sofferenza ad eccezione di Renault, Skoda, Mg, Tesla, Audi e Volvo. La Fiat, pur rimanendo la prima per quota di mercato cumulato (gennaio-agosto) al +10,2%, è stata superata in vendite da Toyota, Lexus, Volkswagen e Dacia.
Emma Delfrate