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    Chiusura del traforo del Monte Bianco: impatti sui collegamenti Italia-Francia e rischio blocco totale

    Nel pomeriggio del 2 settembre 2024, è stata annunciata la chiusura totale del traforo stradale del Monte Bianco, un’infrastruttura di fondamentale importanza per i collegamenti tra Italia e Francia. Questa chiusura, necessaria per eseguire urgenti lavori di risanamento della volta, si protrarrà per 105 giorni consecutivi, fino al 16 dicembre 2024. Originariamente, i lavori erano previsti per l’autunno del 2023, ma sono stati posticipati di un anno a causa di una frana sulla A43 in Francia, che ha reso indispensabile mantenere aperto il traforo per evitare la contemporanea chiusura di più collegamenti tra i due paesi.

    La situazione è ora particolarmente critica, poiché anche il tunnel ferroviario del Frejus, un’altra via strategica tra Francia e Italia, è chiuso da oltre un anno. La sua riapertura, inizialmente prevista per il 2024, è stata posticipata alla primavera del 2025. Questa coincidenza di chiusure sta creando significative difficoltà per l’export e i trasporti, con impatti economici rilevanti, soprattutto per l’Italia. Le autorità del Tmb-Geie, l’ente che gestisce il traforo del Monte Bianco, hanno spiegato che la complessità dei lavori rende impossibile mantenere il passaggio del traffico veicolare durante il cantiere. Di conseguenza, è stata predisposta una mappa di itinerari alternativi, con il traforo stradale del Frejus destinato ad assorbire circa il 90% del traffico pesante, mentre i veicoli leggeri si distribuiranno tra il Gran San Bernardo, il Frejus e il colle del Piccolo San Bernardo.

    Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte, ha sottolineato la mancanza di un piano B in caso di ulteriori problemi al traforo del Frejus, evidenziando che un eventuale blocco totale comprometterebbe gravemente i trasporti tra Italia e Francia, con un impatto diretto sui costi e sull’efficienza del commercio. La Francia rappresenta infatti uno dei principali partner commerciali dell’Italia, con un volume di scambi pari a 45 milioni di tonnellate di merci all’anno. Secondo le prime stime, la chiusura del traforo del Monte Bianco nel 2024 comporterà una riduzione del 16,5% nei flussi veicolari rispetto all’anno precedente.

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