Mercoledì 18 settembre presso il CAM Garibaldi di Milano, alle ore 18:30, un convegno/confronto fra istituzioni, associazioni e operatori.
La sanità in Lombardia è un tema centrale per il benessere dei cittadini. Delle sfide che la riguardano se ne parlerà nel corso del convegno “Sanità in Lombardia, fra presente e futuro”, organizzato da Mi’impegno e Cittadinanzattiva Lombardia APS, che si svolgerà mercoledì 18 settembre, dalle ore 18.30 alle 20.00, presso il CAM Garibaldi di Milano. Un momento di confronto tra associazioni di cittadini, istituzioni e operatori sanitari, per discutere delle soluzioni più innovative e condividere idee concrete per il miglioramento del sistema sanitario lombardo (iscrizioni all’indirizzo info@mimpegno.com).
“Sebbene ci siano delle difficoltà – spiegano gli organizzatori – è doveroso riconoscere che sia Regione Lombardia che diversi altri soggetti responsabili e attivi stanno lavorando per trovare soluzioni concrete. Questo è il momento di essere propositivi, unendo le forze tra istituzioni, operatori e cittadini, per costruire una sanità sempre più efficace e accessibile”.
Uno dei problemi più discussi è quello delle liste di attesa, con i cittadini costretti ad attendere mesi per una visita specialistica o un esame diagnostico. Tuttavia, la Regione sta implementando una serie di riforme per ridurre drasticamente questi tempi, come l’aumento delle ore di apertura dei poliambulatori e l’integrazione di strumenti digitali per la prenotazione delle visite. In questo contesto sono avviate delle sperimentazioni che meritano di essere osservate e approfondite e il Laboratorio di Mi’impegno e di Cittadinanzattiva sono impegnati non solo a collaborare e a monitorare la situazione, ma anche a proporre, fra le altre, l’uso di una piattaforma digitale unificata che consenta di visualizzare in tempo reale la disponibilità degli specialisti in diverse strutture, pubbliche e private, permettendo ai cittadini di scegliere le migliori soluzioni in base alle loro esigenze e tempi. “Senza investimenti significativi per migliorare e mantenere le strutture esistenti, queste politiche rischiano di rimanere inefficaci – sottolinea Carmelo Ferraro, Presidente di Mi’impegno -. La sanità è pilastro fondamentale per il benessere collettivo ed è di tutti. Occorre agire per valorizzare il capitale umano già ricchissimo di professionalità e dedizione, ma poco valorizzato e soggetto a pressioni inaccettabili”.
Un’altra sfida cruciale è il rafforzamento della sanità territoriale. La creazione di Case della Comunità può rappresentare un passo importante verso un sistema più capillare e vicino ai cittadini. Queste strutture possono svolgere un ruolo fondamentale nel migliorare la prevenzione e nel ridurre il carico sugli ospedali, ma devono essere implementate e inserite in modo più strategico e operativo dentro il Sistema sanitario regionale: “Dobbiamo sviluppare una sanità territoriale che possa rispondere alle esigenze di tutti i cittadini – aggiunge Angelo Pezzi, Coordinatore del Laboratorio Società e Salute – mettendo al centro l’accessibilità e la prevenzione, sfruttando appieno la tecnologia per avvicinare le cure alla vita quotidiana delle persone”. Mi’impegno e Cittadinanzattiva, fanno sapere, sono a disposizione per lo sviluppo di progetti che migliorino la rete territoriale, aumentando l’accesso a cure primarie e specialistiche a livello locale, con un focus sulla telemedicina, un settore che ha dimostrato tutta la sua efficacia durante la pandemia e che deve essere potenziato e reso strutturale: “Immaginiamo un futuro in cui molte visite di routine e monitoraggi vengano effettuati a distanza, risparmiando tempo e risorse per i pazienti e gli operatori – evidenziano gli organizzatori -. Sono avviate alcune proposte per implementare un sistema di teleassistenza continuativa, che permetta ai medici di monitorare i pazienti cronici direttamente da casa, riducendo il numero di accessi in ospedale e aumentando la qualità della vita”. In questa direzione, Giorgio Arca, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva: “Fare i cittadini è il miglior modo di esserlo – conclude -. Dovunque un essere umano si trovi in situazioni di sofferenza e alienazione, noi interveniamo in sua difesa, senza distinzioni. È il nostro dovere garantire una sanità inclusiva e accessibile per tutti”.