Questa settimana la tv di Stato cinese ha mostrato un documentario di 20 minuti in cui l’Esercito popolare di liberazione (EPL) di Pechino simulava un grande sbarco contro Taiwan. Secondo quanto riporta il South China Morning Post, ripreso da diverse agenzie internazionali, il documentario è ricco di particolari e si vedono impegnate tutti i tipi di forze: da quelle anfibie a quelle navali fino ad un assalto aereo con elicotteri. Non mancano nemmeno i droni da ricognizione, definitivamente sdoganati nella guerra tra Russia e Ucraina. Tutto in nome dell’unificazione con la Cina continentale.
Ma i taiwanesi non stanno con le mani in mano. Nel documentario di Pechino, si vedono le truppe cinesi incontrare resistenza da parte delle forze locali, le quali rispondono agli attacchi degli elicotteri con missili portatili antiaerei (MANPADS), uno strumento temuto dai cinesi. Taiwan ha recentemente acquisito dagli Stati Uniti 250 missili Stinger, ma ha intenzione di comprarne un altro migliaio abbondante. Fantaguerra? Non esattamente. L’idea che la Cina guidata da Xi Jinping cercherà di sottomettere Taiwan prima del 1949, centenario dell’istituzione della Repubblica Popolare Cinese ad opera di Mao Tse-Tung, non è velleitaria visto che basta il nome “Taiwan” per far infuriare i cinesi in qualsiasi parte del mondo; gli americani lo sanno e si preparano.
Il commando d’elite statunitense noto come Seal Team 6, famoso per aver ucciso Osama Bin Laden nel 2011, si sta allenando da oltre un anno per aiutare Taiwan in caso di invasione cinese. Lo riporta il Financial Times, che cita persone che hanno familiarità con l’argomento. La preparazione avviene a Dam Neck, a circa 250 chilometri a sud-est di Washington, e avviene in maniera segreta. Il focus è sulle azioni di deterrenza per convincere Pechino a non attaccare l’isola, ma allo stesso tempo le forze speciali americane si preparano a un’invasione vera e propria. Mancano i dettagli su eventuali missioni. La Casa Bianca continua a sottolineare che un conflitto con la Cina non è “né imminente nè inevitabile”.