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    “Sanità in Lombardia, fra Presente e Futuro”

    Liste d’attesa, telemedicina e il futuro della sanità territoriale al centro del confronto tra rappresentanti istituzionali, professionisti del settore sanitario e cittadini, organizzato da MI’mpegno e Cittadinanza Attiva Lombardia APS, che si è svolto lo scorso 18 settembre presso il CAM Garibaldi di Milano.

    Ad aprire l’evento i saluti istituzionali del presidente di MI’mpegno, Carmelo Ferraro, che ha sottolineato il ruolo delle associazioni di cittadini responsabili come voce dei bisogni delle comunità e ponte con le istituzioni, sottolineatura ripresa da Mattia Abdu Ismahil presidente del Municipio 1 del Comune di Milano, che ha messo a disposizione la struttura del CAM Garibaldi come segno di vicinanza con le associazioni presenti sul territorio. Tra i rappresentanti istituzionali, Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia che ha confermato il recepimento di molte istanze-emendamenti richieste anche da MI’mpegno e Cittadinanzattiva all’interno del recente Piano Socio-Sanitario della Lombardia appena approvato. A seguire, Giorgio Arca, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Lombardia APS, ha introdotto l’incontro, evidenziando l’importanza di un dialogo attivo e costruttivo tra cittadini, istituzioni e operatori sanitari per migliorare il sistema sanitario regionale e creare punti di ascolto delle persone.

    La parola è passata agli esperti, con Giannandrea Baldazzi, Direttore del Dipartimento Chirurgico ASST Ovest Milanese, che ha posto l’accento su una delle questioni più urgenti nel sistema sanitario lombardo: la carenza di medici specialisti, sottolineando in particolare la scarsità di iscritti alle borse di studio per medicina d’emergenza, chirurgia e altre specialità fondamentali per la sanità pubblica. Baldazzi ha lanciato un monito chiaro: “Il problema del futuro non saranno tanto le liste d’attesa, quanto la totale mancanza di medici”. Ha poi aggiunto che è fondamentale educare sia i cittadini sia i professionisti sanitari per una maggiore consapevolezza del funzionamento del sistema sanitario, una consapevolezza che può ridurre gli attriti e migliorare l’efficienza dei servizi.

    Il tema del CUP unico e delle liste d’attesa è stato affrontato da Alessandra Bruschi, Direttore Generale ASST Franciacorta, che ha condiviso la sua esperienza nella gestione della “medicina di territorio”, focalizzandosi sull’importanza della percezione che i cittadini hanno del sistema sanitario, un fattore cruciale per valutare l’efficacia dei servizi offerti. Il suo omologo all’ASST Ovest Milanese, Francesco Laurelli ha ribadito come le direzioni delle ASST esistano solo in funzione dei pazienti e dei professionisti che vi operano: “Migliorare la sanità territoriale -ha spiegato – è una priorità strategica, resa possibile anche dall’implementazione di nuovi strumenti informatici promossi da Regione Lombardia”.

    Nel corso delle conclusioni, Tobia Giordano, rappresentante di MI’mpegno e Cittadinanzattiva, ha annunciato l’avvio di una collaborazione per il rilancio di uno sportello d’ascolto, dedicato al dialogo tra cittadini e sanità territoriale, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra il sistema sanitario e la popolazione. In questa direzione anche l’intervento di Angelo Pezzi, coordinatore del Laboratorio Società e Salute, che ha ribadito la necessità di consolidare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nel sistema sanitario, per affrontare le sfide future e garantire un servizio più efficiente e accessibile. Pezzi ha anche presentato un modello sperimentale di laboratorio sanitario e ha illustrato la rete assistenziale sociosanitaria del distretto della Brianza, un progetto che utilizza le professionalità del territorio non solo come erogatori di servizi, ma anche come rilevatori dei bisogni della cittadinanza.

    In chiusura un riferimento ai fatti di cronaca dell’ultimo periodo che hanno visto protagonisti medici e personale sanitario, vittime di gravi atti di pressione e violenza: “La solidarietà non può che essere totale e incondizionata, consapevoli che anche da quanto emerso nel convegno il “capitale umano” è la cosa più importante per costruire una sanità di valore – ha concluso Carmelo Ferraro -. La persona al centro della cura è solo il frutto di una rete sociosanitaria organizzata, tutelata e valorizzata, che si collega con il grande mondo del volontariato e della partecipazione di tanti movimenti e associazioni di cittadini”.

     

    Per ulteriori informazioni e per rimanere aggiornati sui prossimi eventi organizzati da MI’mpegno, è possibile contattare l’associazione all’indirizzo info@mimpegno.com.

     

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