La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom, in conformità al regolamento relativo alle sovvenzioni estere. L’operazione, che vale complessivamente 8 miliardi di euro, è un passaggio cruciale per Swisscom, che già controlla Fastweb, un’importante società italiana di telecomunicazioni. L’obiettivo è fondere Vodafone Italia con Fastweb, creando un’entità che diventerà il secondo operatore italiano per la banda larga, subito dopo TIM, e il primo per la fibra ottica con tecnologia FTTH, che garantisce una connessione ultraveloce dalla centrale di trasmissione fino al modem di casa.
Prima dell’ok della Commissione europea, lo scorso maggio, Swisscom aveva già ottenuto l’approvazione incondizionata dalla Commissione federale della concorrenza svizzera (Comco) e il via libera dal governo italiano, nell’ambito della legislazione sul “golden power”, necessaria per le operazioni che riguardano settori strategici per l’interesse nazionale, come le telecomunicazioni. Tuttavia, l’acquisizione è ancora soggetta a ulteriori approvazioni normative. L’11 settembre l’Antitrust italiano ha avviato un’indagine approfondita per valutare l’operazione, temendo che possa ostacolare la concorrenza e rafforzare una posizione dominante nel mercato delle telecomunicazioni. In base alle norme italiane sul controllo delle operazioni di concentrazione, l’Antitrust valuterà l’impatto sui consumatori e la possibilità che questa fusione minacci il libero mercato.
Se l’operazione verrà completata, cosa che dovrebbe avvenire entro il primo trimestre del 2025, la nuova entità risultante dalla fusione tra Vodafone Italia e Fastweb giocherà un ruolo chiave nel panorama delle telecomunicazioni italiane, rafforzando ulteriormente la presenza di Swisscom in Italia.
Gloria Giovanditti