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    Comunità energetiche rinnovabili: parte la fase 2 della manifestazione d’interesse

    Regione Lombardia mette a disposizione 20 milioni di euro per finanziare interventi su immobili pubblici.

    Prende il via la fase 2 dell’iniziativa regionale finalizzata all’attivazione di specifiche misure di supporto finanziario per realizzare interventi relativi a nuovi impianti a fonti energetiche rinnovabili realizzati su immobili pubblici e a servizio delle comunità energetiche rinnovabili (CER).

    La misura si rivolge a tutti i Comuni lombardi inseriti nell’apposito elenco che individua le proposte di CER ritenute meritevoli di accedere alla Fase 2 – capofila o partecipanti alle configurazioni di CER proposte – che saranno chiamati a presentare la documentazione aggiornata. La fase istruttoria sarà condotta dagli uffici dell’assessorato a Enti locali e Risorse energetiche e consentirà di definire il contributo erogabile per ciascun progetto presentato dalle Amministrazioni.

    Regione Lombardia mette a disposizione 20.000.000 di euro di risorse regionali, di cui 15.000.000 a valere sul bilancio 2025 ed i restanti 5.000.000 di euro su quello del 2026, per finanziare la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo di proprietà di soggetti pubblici, su immobili pubblici e a servizio di comunità energetiche rinnovabili del territorio lombardo. Gli impianti dovranno far parte di CER già costituite al momento della presentazione della domanda o da costituire obbligatoriamente entro la richiesta di erogazione della seconda quota di contribuzione, pari al 50% del contributo assegnato.

    Il contributo, a fondo perduto, fino al 40% del costo di riferimento di investimento verrà erogato in tre tranche. La prima quota (anticipo), pari al 30% del contributo assegnato, a seguito dell’accettazione dello stesso; la seconda quota, pari al 50% del contributo assegnato, a seguito dell’affidamento dei lavori e della rendicontazione delle spese sostenute per un importo pari a quello versato con la prima quota, ed infine il saldo del contributo ad intervento concluso, collaudato e con rendicontazione dei lavori presentata, fino all’ammontare delle spese ammissibili sostenute.

    Ogni intervento ammesso dovrà essere realizzato, collaudato e rendicontato entro e non oltre il 31 dicembre 2027.

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