Nei primi nove mesi dell’anno si registra un calo del 13,2% delle istanze di crisi da sovraindebitamento depositate in Lombardia. È la fotografia elaborata dalla Camera Arbitrale di Milano (CAM), che attualmente gestisce le istanze di composizione delle crisi da sovraindebitamento in convenzione con le Camere di commercio di Como-Lecco, Cremona, Milano Monza Brianza Lodi, Pavia, Varese-Busto Arsizio.
Dal confronto tra i primi nove mesi del 2023 e del 2024 emerge che l’accesso al servizio di Sovraindebitamento di CAM è leggermente diminuito, se infatti nel periodo preso in esame del 2023 a rivolgersi all’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento di Camera Arbitrale sono state 227 persone, nello stesso periodo del 2024 gli utenti sono stati 197.
Con uno sguardo ai territori, le istanze presentate sono diminuite in particolare nelle province di Busto Arsizio del 61% (da 23 del 2023 a 9 nel 2024), di Lecco del 55% (da 20 del 2023 a 9 del 2024), di Milano del 7% (da 58 del 2023 a 54 del 2024), di Monza del 10% (da 49 del 2023 a 44 del 2024) e di Varese del 63% (da 19 del 2023 a 7 del 2024). Sono invece aumentate nei primi nove mesi del 2024 nelle province di Como del 15% (passando da 20 del 2023 a 23 del 2024), di Cremona del 100% (passando da 8 del 2024 a 16 del 2023), di Lodi del 21% (da 14 del 2023 a 17 del 2024) e di Pavia del 13% (da 16 del 2023 a 18 del 2024).
Relativamente al profilo dell’indebitato, nel confronto tra i primi nove mesi del 2023 e quelli del 2024 risulta costante il numero delle istanze depositate dai consumatori (118 nel 2023 e 117 nel 2024), mentre sono diminuite del 27% le istanze presentate per conto di aziende/ditte individuali che passano da 109 nel 2023 a 80 nel 2024.
“Abbiamo registrato nei primi 9 mesi del 2024 una flessione del 13% del deposito delle istanze, che riguarda gli imprenditori più che i consumatori – osserva Rinaldo Sali, Vicedirettore della Camera Arbitrale di Milano e responsabile dell’Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento -. Questo calo potrebbe essere ricondotto a diversi fattori, ma è presto per parlare di una situazione economica in cui si riduce il fenomeno del sovraindebitamento”.