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    Nascite ancora in calo, è record negativo

    Secondo l’Istat le nascite italiane continuano a calare, facendo registrare un nuovo record negativo. Nel 2023 i nuovi nati sono stati 379.890, il 3,4% in meno del 2022. Ed in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio 2024 le nascite sarebbero 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, con una drastica riduzione negli ultimi 15 anni considerando che nel 2008 si registravano 576mila unità.
    Il calo delle nascite, oltre che dalla ormai stabile bassa tendenza ad avere figli (1,2 figli per donna nel 2023), è anche causato dai mutamenti strutturali della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra i 15 e i 49 anni.

    La diminuzione dei nati è attribuibile per la quasi totalità alle coppie di genitori entrambi italiani, che costituiscono oltre i tre quarti delle nascite totali. I nati da genitori italiani, pari a 298.948 nel 2023, sono circa 12mila in meno rispetto al 2022 (-3,9%) e 181mila in meno rispetto al 2008 (-37,7%). I nati da coppie in cui almeno uno dei genitori è straniero sono invece 80.942, in calo dell’1,5% sul 2022 e del 25,1% rispetto al 2012, anno in cui si è registrato il numero massimo.
    A diminuire sono state in particolare modo le nascite da genitori entrambi stranieri, in calo del 3,1% sul 2022 e del 35,6% nel confronto con il 2012 (-28.447 unità).
    Per quanto concerne le nascite dei primogeniti, nel 2023 sono state pari a 186.613 unità, diminuendo del 3,1% rispetto al 2022 e ritornano ai livelli del 2021.
    I secondi figli diminuiscono del 4,5% e quelli di ordine successivo dell’1,7%.

    La diminuzione dei primi figli riguarda tutte le aree del Paese, con il Nord che nel 2023 registra il calo minore sul 2022 (-2,8%) e il Centro quello più intenso (-3,6%). La diminuzione dei figli di ordine successivo al primo interessa in misura lievemente maggiore il Centro: -3,9%, contro il -3,8% del Nord e il -3,6% del Mezzogiorno.
    Prosegue quindi la tendenza che da diversi anni caratterizza il Paese e che vede, accanto alla diminuzione dei nati del secondo ordine e più, anche una forte contrazione dei primi figli.

    In calo i nati da genitori stranieri

    Inutile appellarsi agli stranieri: continua anche nel 2023 la diminuzione dei nati da genitori in cui almeno uno dei partner è straniero. Queste nascite, che costituiscono il 21,3% del totale, sono passate da 82.216 del 2022 a 80.942 del 2023. Dal 2012, ultimo anno in cui si è osservato un aumento sull’anno precedente, il calo è stato di 27mila unità.

    Continua a crescere l’incidenza di nascite fuori dal matrimonio

    Nel 2023, contrariamente a quanto osservato negli ultimi anni, i figli nati fuori dal matrimonio sono lievemente diminuiti: si attestano infatti a 160.942, registrando un calo di poco più di 2mila unità sul 2022. La loro incidenza sul totale delle nascite continua però a crescere (42,4% nel 2023, +0,8 punti percentuali sul 2022), sebbene in misura inferiore rispetto alla crescita media registrata nel periodo 2008-2022 (+1,5 annuo). In particolare, ad aumentare in misura lievemente maggiore rispetto al 2022 è la quota di nati da genitori che non sono mai stati coniugati (dal 35% al 35,9%) mentre rimane stabile la quota di nascite da coppie in cui almeno un genitore proviene da una precedente esperienza matrimoniale (dal 6,6% al 6,5%).

    Andrea Valsecchi

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