Il tema auto auto elettriche torna alla ribalta in Europa, così come torna la proposta che pareva essere stata definitivamente respinta (grazie ad un duro lavoro soprattutto degli europarlamentari italiani), di imporre lo stop definitivo alla produzione di motori termici a partire dal 2035.
“L’obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 crea prevedibilità per investitori e produttori. Per arrivarci sarà necessario un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, in cui gli e-fuel hanno un ruolo da svolgere attraverso una modifica mirata del regolamento come parte della revisione prevista” ha sottolineato la vicepresidente esecutiva designata della Commissione europea, Teresa Ribera, responsabile per le politiche green Ue, nelle risposte alle domande scritte degli eurodeputati in vista delle audizioni.
Dura la replica del vicesegretario della Lega Andrea Crippa: “Teresa Ribera, responsabile delle politiche green Ue e vicepresidente designata della Commissione Europea, ha dichiarato che il piano di eliminare le auto a diesel e benzina entro il 2035 fornirà una maggiore prevedibilità per gli investitori e i produttori. Questa è una sciagura comunista! Cosa ne pensa il Pd? Andranno Schlein e Conte a spiegarlo a migliaia di lavoratori che perderanno stipendio e speranza? A Bruxelles i Patrioti e la Lega non voteranno mai a favore di questi matti”.
Contrarietà espressa anche da Forza Italia: “In questi giorni pare che l’Europa stia dando il peggio di sé. La designata vicepresidente Ue e responsabile per le politiche green, Teresa Ribera, abbraccia ancora la tesi irrealistica e inaccettabile dello stop alle auto diesel e benzina entro il 2035. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: le tempistiche europee sulle auto vanno riviste per preservare la nostra industria, i posti di lavoro e, soprattutto, perché questi cambiamenti richiedono tempi più lunghi. Il fanatismo ecologista non porterà da nessuna parte. Noi sosteniamo fortemente ogni iniziativa che vada nella direzione della transizione ecologica, ma va fatto con gradualità e con realismo, caratteristiche che non sembrano appartenere alle varie Ribera” ha dichiarato il presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri.
Andrea Valsecchi