Nuova stretta contro l’evasione fiscale legata al settore immobiliare. Il Governo Meloni è pronto ad annunciare un sistema di incroci di informazioni che consentirà di reperire informazioni più accurate per smascherare coloro che non hanno aggiornato le rendite catastali a fronte dell’utilizzo di bonus edilizi, così come tutte le case fantasma (si parla di circa due milioni di proprietà completamente fuori dai radar del Fisco) non incluse nei registri del Catasto e parimenti, far diventare il codice identificativo nazionale per gli affitti brevi uno strumento per combattere il nero nelle locazioni.
Seppur non verranno introdotte nuove norme specifiche nella nuova legge di Bilancio l’obiettivo è quello di rendere definitive ed applicabili le disposizioni già emanate lo scorso anno con una priorità assoluta per l’Esecutivo.
La lotta agli affitti brevi, nello specifico, avverrà attraverso una piattaforma che contiene i codici identificativi nazionali, superando il rallentamento verificatosi in questi mesi, e che sarà disponibile dal 1° gennaio 2025. Grazie alla piattaforma i controlli saranno più mirati ed entro il 2026 dovrebbe essere disponibile una mappatura completa.
La tracciabilità, i pagamenti elettronici e l’incrocio delle banche dati sono concetti chiave della manovra che punta sul digitale per il salto di qualità nella lotta all’evasione fiscale. Secondo fonti di palazzo Chigi si potrà così recuperare un gettito di circa 1,2 miliardi di euro in 3 anni.
Per le imprese e i professionisti, inoltre, vengono introdotte novità sulla tracciabilità dei pagamenti: le spese non potranno essere dedotte dall’imponibile se non saranno appunto tracciabili, il che significa che ristoranti, taxi o alloggi non potranno essere pagati in contanti ma solo con carte o bonifici, consentendo di recuperare circa 1 miliardo nel triennio.
Andrea Valsecchi