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    Retribuzioni e disparità: il costo della disuguaglianza nel mercato del lavoro italiano

    Nel 2023, le retribuzioni medie settimanali lorde degli uomini in Italia hanno raggiunto i 643 euro, una cifra che supera del 28,34% la media di 501 euro percepita dalle donne. Questo dato, riportato dal Rendiconto Inps presentato oggi dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) dell’Istituto, evidenzia una disparità salariale di genere significativa, che riflette problematiche sistemiche e sfide persistenti nel mercato del lavoro.
    L’analisi dell’Inps sottolinea anche le disparità salariali tra i lavoratori di origine comunitaria ed extracomunitaria, un aspetto che si aggiunge alle differenze di genere. Nel complesso, i lavoratori comunitari – sia uomini che donne – percepiscono una retribuzione media settimanale di 582 euro, mentre per gli extracomunitari la media scende a 385 euro settimanali. La differenza è significativa: i lavoratori extracomunitari guadagnano circa il 51% in meno rispetto ai loro colleghi comunitari, indicando una disparità che riguarda l’intero quadro delle condizioni di impiego e il tipo di lavori prevalentemente offerti ai cittadini stranieri.

    Attualmente, gli stranieri rappresentano il 10,7% degli occupati in Italia; tuttavia, tra i nuovi assunti, la loro quota supera il 25%. Questa concentrazione tra i neoassunti riflette il ruolo degli stranieri nelle mansioni meno retribuite e meno stabili, che spesso richiedono alta disponibilità e flessibilità ma offrono minori possibilità di crescita salariale e professionale. Questo dato sottolinea l’importanza della forza lavoro straniera nel sostenere diversi settori dell’economia italiana, ma anche la necessità di ridurre le barriere che impediscono a questi lavoratori di ottenere posizioni meglio remunerate.
    All’interno della categoria dei lavoratori extracomunitari, la disparità di genere risulta ancora più evidente: le donne percepiscono in media una retribuzione settimanale di 309 euro, mentre gli uomini extracomunitari guadagnano circa 432 euro a settimana. Questa differenza di quasi il 40% sottolinea le difficoltà specifiche che le donne extracomunitarie affrontano nel mercato del lavoro italiano, spesso relegate in settori o mansioni con remunerazioni inferiori e scarse tutele contrattuali.

    I dati del rapporto Inps confermano come le disuguaglianze salariali, sia di genere che di origine, rappresentino una questione ancora aperta in Italia. Nonostante i progressi compiuti in termini di parità, le donne continuano a guadagnare meno rispetto agli uomini, e i lavoratori extracomunitari – soprattutto le donne – rimangono tra i gruppi più penalizzati. La concentrazione degli stranieri tra i nuovi assunti, spesso con contratti temporanei e retribuzioni inferiori, evidenzia la necessità di politiche che promuovano l’inclusione e la mobilità lavorativa per tutti, così da garantire una maggiore equità e un accesso più equilibrato alle opportunità del mercato del lavoro italiano.

    Gloria Giovanditti

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