Giovedì 7 novembre nella sede Gimac di Castronno (VA) si parlerà della stampa 3D e quantum computing per ripensare processi e prodotti in maniera più efficiente e circolare. In particolare, le case history di eXgineering, spin-off di Gimac, mostreranno le potenzialità dell’additive manufacturing nei settori del design, dell’arredo e della mobilità.
Additive manufacturing e quantum computing, due frontiere d’avanguardia per la progettazione e la produzione, saranno al centro del prossimo appuntamento del ciclo di incontri “Il Circolo in Fabbrica: Alla Scoperta della Manifattura Italiana” che si svolgerà giovedì 7 novembre alle ore 18:00, ospitato presso l’headquarter di Gimac in via Roma, 5 a Castronno (VA).
Nel corso dell’evento i partecipanti potranno scoprire nuovi utilizzi della stampa 3D nei settori dell’arredo, del design e della mobilità attraverso i casi di applicazione presentati da Simone Maccagnan, Business Development Manager di Gimac e fondatore di eXgineering. Inoltre, Alan Zamboni, divulgatore scientifico e creatore del canale YouTube Curiuss, approfondirà le possibilità che i computer quantistici apriranno nell’ambito della progettazione e dello sviluppo.
Fondata nel 1983 da Giorgio Maccagnan, Gimac è oggi un’eccellenza nel settore della microestrusione e co-estrusione per dispositivi medicali. L’azienda, specializzata nella trasformazione di materiali plastici e bioassorbibili, è un punto di riferimento globale per la produzione di componenti ad altissima precisione. Gimac è affiancata da eXgineering, spin-off nata nel 2018, che si concentra sull’additive manufacturing e sulla transizione industriale nel campo della stampa 3D. Fondata da Simone Maccagnan, eXgineering sviluppa nuove applicazioni sostenibili per svariati settori come, ad esempio, la mobilità e il design.
In un’epoca in cui il settore manifatturiero si trova di fronte a sfide senza precedenti legate alla sostenibilità, la stampa 3D rappresenta, infatti, un’opportunità unica per ripensare processi e prodotti in maniera più efficiente e circolare, producendo pezzi personalizzati con precisione e in tempi ridotti, eliminando la necessità di stoccaggio e riducendo gli sprechi.
Simone Maccagnan presenterà esempi concreti in settori come quello della mobilità con il progetto New01Bike, nato in collaborazione con Indexlab, laboratorio di ricerca su design e innovazione del Politecnico di Milano, e la fatbike IMPACT, utilizzata negli scenari innevati dell’Alaska da Alex Bellini e Alessandro Plona lungo il tragitto storico dell’Iditarod, nel corso della prima tappa del progetto Eyes on Ice.
Si toccherà anche l’ambito del design con alcune case history come One Line Two Coils, la sedia scultorea firmata da Ron Arad. Non mancherà un approfondimento sull’importanza nella formazione dei giovani designer e sulle prospettive future della produzione distribuita.
“Siamo entusiasti di accogliere il Circolo delle Imprese nella nostra sede e di mostrare come la manifattura additiva possa aprire nuove strade per una produzione sostenibile e personalizzata – commenta Simone Maccagnan, Business Development Manager di Gimac -. Mi auguro che i nostri casi di studio possano rappresentare uno stimolo per tutti coloro che interverranno e, in particolar modo, un primo passo per gettare le basi di un percorso di innovazione comune a tante prestigiose aziende del territorio varesino”.