Arrivano le prime simulazioni sulla nuova struttura dell’Irpef per il 2025. Grazie al concordato preventivo biennale sarà possibile recuperare un tesoretto di circa 1,3 miliardi di euro grazie ad una riduzione fino a due punti percentuali sull’aliquota del secondo scaglione dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (ossia quella fra i 28mila e i 50mila euro). Ma secondo una simulazione della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, per realizzare questa misura servirebbero 2,5 miliardi.
Della riduzione beneficeranno circa 11 milioni di contribuenti grazie soprattutto all’estensione del secondo scaglione oltre il limite dei 50mila euro attualmente in vigore, presumibilmente innalzando il limite a 65mila euro. Il risparmio annuale per i redditi di 40mila euro si attesterebbe a 627 euro,mentre quelli tra 30mila e 35mila euro registrerebbero rispettivamente un -101 euro e -107 euro. Queste stime, secondo i Commercialisti, evidenziano come i vantaggi fiscali non sarebbero uniformi, ma dipenderebbero dalle fasce di reddito coinvolte.
Il possibile taglio del secondo scaglione Irpef punta a favorire principalmente i redditi tra i 28mila e i 50mila euro tra lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi. Queste ultime due categorie, però, non beneficeranno del taglio del cuneo fiscale che sarà prororgato per tutto il 2025 ma prevederà uno sconto sui contributi Inps ad una detrazione sul lavoro. Il beneficio, per queste categorie oscilla ora tra i 20 a 220 euro, ma l’importo è destinato a raddoppiare se il governo opterà effettivamente per un abbattimento della tassa sui redditi di 2 punti percentuali.
Andrea Valsecchi