Aiutare l’Ucraina nella lotta contro l’aggressione russa è necessario per “l’interesse nazionale” statunitense e per la “stabilità dell’Europa: è quanto ha spiegato il presidente Joe Biden al presidente eletto Donald Trump durante il loro incontro alla Casa Bianca, secondo quanto riferito dal consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Dopo tanti proclami in campagna elettorale, il mondo aspetta di vedere come agirà Trump con Putin. Eppure, mentre prende forma la squadra dell’amministrazione Trump II, non mancano le spinte centrifughe.
Dopo aver conquistato Congresso e Camera, i repubblicani hanno indicato Mike Johnson come speaker di quest’ultima e il New York Times ha rivelato che Johnson avrebbe affermato alla trumpiana Marjorie Taylor Greene che gli Usa non invieranno più soldi all’Ucraina. Se questa policy venisse messa in atto, Putin festeggerebbe e non sarebbe inverosimile veder dilagare le truppe russe ben oltre i territori orientali ucraini occupati al momento.
Nel frattempo, la guerra macina soldati: sarebbero quasi 700mila i militari russi morti o feriti, e ottobre è stato il peggior mese dall’inizio dell’invasione in termini di perdite. Lo ha riferito il capo di Stato maggiore della difesa della Gran Bretagna, Tony Radakin, alla Bbc. Sebbene sia difficile avere numeri precisi, le stime sono impressionanti: secondo Radakin, lo scorso mese i russi hanno dovuto affrontare una media di circa 1.500 morti o feriti al giorno.