Un’area ricca di biodiversità funzionale, con spazi verdi per ridurre le isole di calore e aumentare la capacità di catturare gli inquinanti atmosferici, ma anche per attrarre insetti impollinatori grazie a fiori con tempi di fioritura diversificati. È la rinnovata Piazza della Scienza, nel cuore dell’Università di Milano-Bicocca, presentata ufficialmente in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025 del più giovane Ateneo milanese.
Uno spazio restituito alla comunità accademica della Bicocca e alla città di Milano, completamente rigenerato grazie alla collaborazione di professori, ricercatori, assegnisti e dottorandi dell’Ateneo secondo principi di miglioramento ambientale e di implementazione della biodiversità e del benessere della persona: “Sarà anche un laboratorio a cielo aperto grazie a sensori che monitoreranno l’inquinamento acustico e rileveranno il particolato atmosferico – ha spiegato la rettrice Giovanna Iannantuoni -, ci saranno anche sensori biologici per valutare gli effetti di inquinanti aerodispersi e verrà monitorato lo spostamento degli insetti, per favorire il quale è stata studiata una connettività con altre aree verdi nelle vicinanze”. Il progetto, finanziato da Regione Lombardia insieme al Ministero dell’Università e dalla Ricerca punta a rinnovare l’area con interventi di sostenibilità ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici: “La Regione si è impegnata negli ultimi anni per realizzare infrastrutture innovative, e questa piazza diventa un “living lab” dell’Ateneo, grazie a tecnologie avanzate per la pianificazione urbana sostenibile – ha sottolineato Attilio Fontana intervenendo al taglio del nastro -. Finanziamo le Università con investimenti mirati per incentivare la ricerca e promuovere collaborazioni con il mondo delle imprese. Bicocca è un modello di eccellenza di università moderna, connessa alle Istituzioni e al tessuto economico e produttivo nel quale è inserita, dalla quale prendere esempio”.
La cerimonia ufficiale è proseguita nell’Aula magna dell’Università alla presenza, tra gli altri, di Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, del sindaco di Milano Giuseppe Sala insieme a Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano e dell’urbanista Carlos Moreno, ideatore del concetto di “città in 15 minuti” che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Proximity and urban regeneration: 15-minute cities for a more inclusive future”.
All’università per essere liberi di muoversi in spazi nuovi, dunque, ma anche per essere liberi di imparare, liberi di scoprire, liberi di essere: è l’auspicio che la rettrice ha rivolto a tutta la comunità studentesca dell’Università di Milano-Bicocca: “Perché la libertà è il terreno più fertile in cui far germogliare la conoscenza e, d’altra parte, è il sapere a rendere liberi, come ci ricordano ogni giorno le parole di Socrate”.
Nel corso della sua prolusione, la rettrice ha ricordato i passi avanti compiuti dall’Università di Milano-Bicocca, il più giovane ateneo pubblico milanese, che ha raggiunto 40.000 studenti iscritti (+11% nell’ultimo quinquennio), con un aumento delle immatricolazioni anche internazionali. L’offerta formativa di Milano-Bicocca conta oggi 80 corsi di laurea triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico, 12 dei quali erogati in lingua inglese. L’innovazione continua dei percorsi di studio e le connessioni dell’ateneo con le imprese, le istituzioni e il territorio si riflettono nel tasso di occupazione dei laureati di Milano-Bicocca che, a un anno dal conseguimento della laurea triennale e magistrale, è rispettivamente dell’80 e dell’82 per cento, 5 punti al di sopra della media nazionale.
Sempre più ricca e attrattiva anche l’offerta post lauream, con 22 corsi di dottorato e 39 Scuole di specializzazione che contano oltre 1.400 iscritti e il settore dell’Alta Formazione che eroga 88 corsi con più di 2.000 immatricolati e oltre 850 docenti coinvolti nella formazione.
Sul fronte della ricerca, sono 541 i progetti avviati nell’ultimo quinquennio, per un valore di 158 milioni di euro. L’Ateneo è anche sempre più aperto al mondo con flussi degli studenti outgoing e incoming in continua crescita.