Nelle prossime settimane (o comunque entro la fine dell’anno) è attesa un’ulteriore riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE), parola dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi).
La previsione si basa sui dati più recenti che hanno comprovato una sostanziale e continua diminuzione dei tassi di mercato, in linea con le dichiarazioni della Presidente della BCE, Christine Lagarde.
La riduzione dei tassi si traduce in costi più bassi per mutui e prestiti, con famiglie ed imprese che potranno beneficiare di condizioni di finanziamento più vantaggiose, sostenendo i consumi e gli investimenti, grazie ad un più facile reperimento del credito.
I dati confermano la tendenza: l’indice Euribor – indicatore chiave per i mutui a tasso variabile – è in costante calo, così come il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni e quello relativo ai finanziamenti alle imprese.
Ma non solo: gli italiani stanno risparmiando di più, incrementando i depositi in banca e gli investimenti in titoli. Tuttavia, i rendimenti dei conti correnti rimangono bassi.
Si tratta sostanzialmente di un quadro positivo, ma con qualche nuvola all’orizzonte: il rallentamento dell’economia sta infatti influenzando i volumi di credito, e sebbene i crediti deteriorati siano in calo, è necessario un continuo monitoraggio della situazione.
Le prospettive per l’economia italiana sembrano, in definitiva, in netto miglioramento rispetto agli ultimi dati, ma nonostante ciò, resta fondamentale proseguire negli sviluppi del monitoraggio, per valutare l’impatto effettivo delle misure in fase di attuazione sulle famiglie e sulle imprese.
Andrea Valsecchi