Urge una politica meno conflittuale e soluzioni concrete. Nel 2024 si registra la scomparsa di 3,2 miliardi di consumi previsti, rispetto alle proiezioni elaborate dal governo nel Documento di economia e finanza (Def) dello scorso aprile.
Negli ultimi dieci anni, la situazione del commercio si è aggravata significativamente: sono spariti 140mila negozi, e le nuove aperture hanno subito un drastico calo, con un dimezzamento rispetto al 2014. In particolare, si osserva una riduzione del 52% nelle nuove attività commerciali, del 76% nel commercio ambulante e del 40% nella ristorazione e nei bar.
Questi dati critici sono stati il fulcro dell’intervento della presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, durante la sua relazione all’assemblea annuale dell’associazione. De Luise ha presentato una serie di proposte articolate in cinque sfide fondamentali per rafforzare il Paese.
Tra le priorità evidenziate, la prima riguarda il rilancio dell’economia, con particolare attenzione alla crescita dei consumi delle famiglie. Per raggiungere questo obiettivo, De Luise ha sottolineato la necessità di promuovere una maggiore coesione, lavorare a un progetto comune e favorire un contesto politico meno conflittuale. “Occorre un quadro politico meno urlato e più orientato a ricercare soluzioni condivise”, ha affermato con fermezza.
Gloria Giovanditti