L’agenzia di rating Moody’s prevede per l’Italia una crescita economica “modesta”, con un incremento del PIL che resterà sotto l’1% nel 2024. A pesare sono la debolezza della domanda interna e la contrazione delle esportazioni, influenzate dalla decelerazione dell’economia tedesca.
Sul fronte dei conti pubblici, il deficit dovrebbe scendere progressivamente dal 4,6% di quest’anno al 3% entro il 2026. Tuttavia, questo miglioramento non basterà a ridurre il livello del debito pubblico, che salirà dal 139,7% del PIL nel 2024 al 143% entro il 2027.
Le osservazioni di Moody’s fanno parte di una revisione complessiva del rating italiano, ma l’agenzia sottolinea che tali valutazioni non rappresentano un’assegnazione di rating né anticipano eventuali decisioni future.
Secondo Moody’s, la combinazione di tassi d’interesse elevati e un potenziale di crescita economica limitato, stimato intorno allo 0,8%, rende necessario un sostanziale aggiustamento fiscale. Solo attraverso significativi avanzi primari sarà possibile stabilizzare il debito pubblico. Tuttavia, l’agenzia avverte che tali misure potrebbero essere difficili da implementare a livello politico.
Un ulteriore punto critico segnalato riguarda l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Sebbene l’Italia sia stata il primo Paese dell’UE a richiedere le ultime tranche di finanziamento – con la settima prevista entro la fine del 2024 – l’effettiva spesa dei fondi procede a rilento. Moody’s prevede che completare l’utilizzo dei fondi disponibili entro il 2026 sarà una sfida significativa.
Gloria Giovanditti