Il mercato delle criptovalute si conferma una delle innovazioni più dirompenti dell’economia digitale, con un valore globale che nel 2024 ha raggiunto i 3mila miliardi di dollari, in crescita del 79% rispetto a gennaio dello stesso anno. A documentare questa espansione è la “Guida alle criptovalute” realizzata dalla Fabi, nell’ambito del Mese dell’educazione finanziaria, che ha raccolto anche le indicazioni della Banca d’Italia e della Consob. Questo rapporto offre un’analisi dettagliata del fenomeno, evidenziando non solo i numeri impressionanti, ma anche i rischi e le sfide normative connesse a un settore in continua evoluzione.
In Italia, il mercato delle criptovalute vale 2,22 miliardi di euro, coinvolgendo 1,35 milioni di investitori. Anche questi dati provengono dal rapporto della Fabi, che mette in luce come il nostro Paese abbia visto un aumento del 64% rispetto all’anno precedente. La partecipazione è guidata soprattutto dai Millennial, che rappresentano il gruppo più numeroso di detentori, anche se gli investitori tra i 40 e i 60 anni detengono una quota maggiore del controvalore complessivo. Tuttavia, la volatilità rimane una caratteristica dominante del settore: dopo un picco a 2,9 miliardi nel primo trimestre del 2024, il mercato ha subito una contrazione del 22% nei mesi successivi.
Il rapporto della Fabi, arricchito dal contributo di istituzioni come la Banca d’Italia e la Consob, sottolinea l’urgenza di rafforzare l’educazione finanziaria e il quadro normativo per proteggere gli investitori. Le criptovalute, definite strumenti speculativi e non regolamentati, comportano rischi significativi, tra cui perdite dovute a truffe informatiche e cyber attacchi. Garantire maggiore sicurezza e consapevolezza è essenziale per trasformare questo fenomeno da potenziale minaccia a opportunità, favorendo un approccio responsabile e informato all’investimento in cripto-attività.