La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha annunciato che ulteriori tagli dei tassi di interesse sono attesi nei prossimi mesi, chiarendo così la linea di politica monetaria della BCE in linea con quanto avvenuto negli scorsi mesi. Durante il suo intervento a Vilnius, Lagarde ha sottolineato che l’attuale politica monetaria è “restrittiva”, ma ha aggiunto: “Se i dati continueranno a confermare lo scenario di base, prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi”.
Le parole della Presidente della BCE si inseriscono nell’annuncio reso lo scorso 12 dicembre, ribadendo che l’obiettivo non più quello di mantenere i tassi “sufficientemente restrittivi finché necessario”, ma piuttosto di andare verso una progressiva riduzione delle restrizioni monetarie. La strategia rispecchia sostanzialmente quanto già suggerito recentemente dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che aveva indicato una “direzione definita” per la politica monetaria dell’Eurozona.
Lagarde ha espresso poi un cauto ottimismo, affermando che “i giorni più bui dell’inverno sembrano ormai alle spalle, possiamo iniziare a guardare avanti”. Tuttavia, ha precisato che il ritmo e l’entità dei tagli dei tassi saranno calibrati sulla base dei dati economici dei prossimi mesi.
Attualmente, i mercati monetari prevedono infatti un tasso terminale dell’1,75% per il prossimo anno, in calo rispetto all’attuale 3%. Si ricorda infatti che la BCE ha già effettuato quattro tagli consecutivi da 25 punti base ciascuno, ma nell’ultimo incontro del Consiglio direttivo è stata considerata anche l’ipotesi di una riduzione più incisiva di 50 punti base. Pur senza sbilanciarsi sulla dimensione dei futuri interventi, Lagarde ha lasciato aperta la possibilità di un maxi-taglio, qualora emergessero significativi rischi al ribasso per la crescita economica dell’Eurozona.
Tra i potenziali fattori di rischio, Lagarde ha menzionato l’eventualità di nuove misure protezionistiche negli Stati Uniti, un tema particolarmente delicato per l’economia europea. “Gli Stati Uniti sono il nostro principale mercato di esportazione. Se dovessero adottare una svolta protezionistica, la crescita dell’Eurozona potrebbe subire un contraccolpo significativo”, ha avvertito la presidente della BCE.
L’annuncio conferma dunque l’intenzione della BCE di allentare progressivamente la stretta monetaria nei prossimi mesi, in risposta a un quadro economico in miglioramento, ma ancora fragile di fronte alle incertezze globali.
Andrea Valsecchi