Più bastone o più carota? Cosa userà Donald Trump per convincere Vladimir Putin a mettersi a un tavolo e negoziare la pace in Ucraina? Gli esperti dicono che l’autocrate russo capisce solo la forza bruta e che l’inazione europea nel 2014, quando Mosca si prese la Crimea e Bruxelles rimase a guardare, è stato l’errore fatale per l’Ue. L’ultimo elemento che serviva a Putin per convincersi a invadere completamente l’Ucraina; e così è stato.
Nei mesi che hanno preceduto l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca c’era il timore che Kiev fosse costretta ad accettare una “pace” ingiusta a causa dell’impazienza di Trump di porre fine al conflitto. Ora che è cominciato il secondo mandato, Trump sta correggendo in parte il tiro. Questa settimana il 47esimo presidente Usa non ha escluso l’imposizione di ulteriori sanzioni contro la Russia se Putin non si siederà al tavolo delle trattative: “Sembra probabile”, ha risposto Trump alla stampa.
L’impressione, comunque, è che Trump non voglia fare il passo più lungo della gamba su questo tema. “Stiamo parlando con Zelensky. Parleremo molto presto con il presidente Putin e vedremo cosa… come accadrà”, ha detto il tycoon, aggiungendo che “Zelensky vorrebbe la pace, ma per ballare il tango ci vogliono due persone. Vedremo cosa succederà”.