Residenti e commercianti sul piede di guerra. Confcommercio Milano al Comune: “Un nuovo bando con risorse per le imprese danneggiate”.
A tre mesi dall’apertura dell’intera tratta della metropolitana M4 di Milano, che collega ovest ed est della città da S. Cristoforo fino all’aeroporto di Linate, si contano ancora i cantieri di superficie aperti con annessi disagi che stanno facendo infuriare residenti e commercianti delle zone interessate dai lavori. Lavori che avrebbero dovuto essere completati, secondo il cronoprogramma iniziale, entro la fine del 2024 o, al più tardi, entro fine gennaio 2025 e per i quali al momento nessuno sa indicare con certezza una nuova deadline.
In ballo ci sarebbero circa 30 milioni di euro di extracosti che stanno animando le relazioni tra Comune e CMM4, il consorzio di costruttori che fa capo a Webuild, in un rimpallo di responsabilità a suon di missive pungenti. Con il primo che sollecita urgentemente un nuovo cronoprogramma con scadenze certe per il termine dei cantieri ancora attivi – in particolare quelli che insistono sulla tratta S. Babila e S. Ambrogio e su quella compresa tra Parco Solari e il capolinea S. Cristoforo – e il secondo che punta il dito contro il blocco dei pagamenti disposto dal Responsabile unico del procedimento quale causa del rallentamento dei lavori, chiedendo un ulteriore tavolo tecnico con l’Ente per ridefinire le scadenze. E se, da un lato, il Comune assicura che il nodo degli extracosti è risolto, dall’altro però non arrivano ancora garanzie sui tempi di conclusione dei lavori di superficie, lasciando residenti e commercianti ancora nel limbo dell’incertezza dopo 9 lunghi anni di attesa.
Sulla vicenda è intervenuta anche Confcommercio Milano che ha chiesto al Comune di istituire un nuovo bando con risorse destinate agli operatori commerciali ancora alle prese con i cantieri della M4, in particolare alla luce del grave ritardo nella chiusura del cantiere di superficie che colpisce l’area San Vittore-Sant’Ambrogio: “Servono tempi rapidi e certi – spiega Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano –. Stiamo infatti parlando di imprese che da 9 anni sono alle prese con questi cantieri e la fine dei lavori di superficie è tutt’altro che chiara. Pensiamo, ed è un esempio, solo al danno, senza la chiusura del cantiere, di non poter collocare dehor”.
“Milano ha compiuto un deciso passo avanti con la Metropolitana 4, ma le imprese non possono restare ‘appese’ a tempistiche indefinite del cantiere: diventa una questione di sopravvivenza – conclude Barbieri -. E il non dare certezza a chi fa impresa è il danno maggiore. Ci rendiamo conto che le risorse sono sempre poche, ma in situazioni eccezionali come questa è fondamentale dare un segnale ‘eccezionale’”.