Prima doveva accadere in sole 24 ore, poi i tempi si sono allungati e l’ultima promessa di Donald Trump prevede una cessazione delle ostilità in Ucraina entro 100 giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca. Come verrà raggiunto questo obiettivo? Secondo quanto riportato da Rbc Ucraina, ripresa dai media internazionali, in questi giorni sarebbe cominciato a circolare il piano di pace di Donald Trump che punta a porre fine alla guerra entro il prossimo 9 maggio.
Un piano che dovrebbe comprendere una tregua di Pasqua e la mediazione di un gran numero di attori, tra cui Stati Uniti, Cina, Ue Paesi del Sud del mondo. Il problema è che ufficialmente Washington non ha ancora pubblicato nulla. A smentire le voci ci ha pensato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, che su Telegram ha dichiarato che “il piano di pace da 100 giorni che circola nei media non esiste nella realtà”. Per Yermak, le indiscrezioni che circolano non sono altro che “tentativi di disinformazione spesso legittimati dai russi.
Nel frattempo, si discute dell’idea di Donald Trump lanciata durante il forum di Davos di chiedere all’Arabia Saudita di abbassare il prezzo del petrolio, una mossa che ha lo scopo di mettere ulteriormente in crisi le entrate di Mosca. La premier Giorgia Meloni è intervenuta sul tema in occasione della sua visita in Arabia Saudita, spiegando di aver affrontato il tema del costo del greggio “seppure marginalmente” con il primo ministro saudita Bin Salman, riconoscendo che l’idea di Trump “può essere uno degli elementi” che può spingere la Russia al tavolo dei negoziati. La materia, tuttavia, è “molto complessa” quindi al momento sul tavolo non c’è alcuna “proposta concreta” ha sottolineato la premier italiana”, aggiungendo che “siamo a livello delle interlocuzioni”.