Qualcosa si muove sul fronte del dialogo. Donald Trump non è entrato nei dettagli, ma parlando con i giornalisti alla Joint Base Andrews ha rivelato che i colloqui con Ucraina e Russia stanno andando “piuttosto bene”. In programma ci sono incontri con entrambe le parti. Tutto passa da Washington: Volodymyr Zelensky ha dichiarato all’Associated Press che “dopo aver parlato con Trump”, Kiev dovrà “passare a una sorta di conversazione con i russi”.
Il presidente ucraino ha precisato che vorrebbe vedere “Stati Uniti, Ucraina e russi al tavolo delle trattative”, aggiungendo che “dovrebbe esserci anche la voce dell’Unione Europea”. Zelensky da una parte ha messo in chiaro che sarebbe “molto pericoloso” escludere l’Ucraina da eventuali colloqui tra Russia e Usa, dall’altra parte ha ribadito che Putin non vuole impegnarsi per alcun cessate il fuoco e che l’unica possibilità che ha l’occidente per portare l’autocrate del Cremlino al tavolo dei negoziati è la minaccia di sanzioni americane contro il sistema energetico e bancario russo.
Nel frattempo, l’inviato speciale di Trump in Ucraina, Keith Kellog, ha spiegato che nel caso in cui nei prossimi mesi si riuscisse realmente a giungere a una tregua, Kiev dovrà tenere elezioni presidenziali e parlamentari. Parlando con la Reuters, Kellog ha sottolineato che “la maggior parte delle nazioni democratiche hanno elezioni in tempo di guerra”, aggiungendo che “questa è la bellezza di una democrazia solida: hai più di una persona potenzialmente candidata”.
