Altro che America First, America only potrebbe essere il motto della seconda amministrazione Trump. Il presidente americano persegue, giustamente, quelli che ritiene gli interessi nazionali del suo Paese, ma lo fa a discapito di tutto e di tutti, Occidente compreso. In un’intervista a Fox News, Donald Trump ha affermato che un giorno l’Ucraina potrebbe essere russa: “Potrebbero raggiungere un accordo, potrebbero non farlo – ha spiegato il tycoon – Potrebbero essere russi un giorno o potrebbero non esserlo”, secondo una traduzione dell’Adnkronos.
Il mondo è abituato all’impulsività del 47esimo presidente americano che interpreta le relazioni internazionali secondo una logica transazionale: un pericoloso do ut des applicato alla geopolitica. E così Trump ha raccontato a Fox News di aver detto agli ucraini che vuole terre rare per un’equivalente di circa 500 miliardi di dollari: “Sostanzialmente hanno acconsentito”, ha detto il presidente Usa, aggiungendo che “dobbiamo ottenere qualcosa, non possiamo continuare a pagare questi soldi”.
Secondo il ministro degli Esteri della Polonia, Radoslaw Sikorsk, quella di scambiare terre rare per aiuti finanziari e militari è stata un’iniziativa di Kiev. “È stata un’idea ucraina e molto buona. Gli ucraini hanno pensato come avrebbero potuto assicurarsi il sostegno se gli Stati Uniti avessero avuto un presidente più orientato al business”, ha spiegato Sikorski al canale televisivo Polsat. Intanto, l’inviato speciale statunitense Keith Kellog dovrebbe recarsi in Ucraina il prossimo 20 febbraio, secondo quanto riferito da AFP, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe incontrare il vicepresidente americano JD Vance venerdì 14, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
