Kiev apre a uno scambio di territori con Mosca. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un’intervista al Guardian, ripresa da Rai News. Se Donald Trump riuscirà davvero a far avviare le trattative tra Russia e Ucraina, “scambieremo un territorio per un altro” ha detto il presidente ucraino. L’approccio realista di Zelensky non deve sorprendere: l’occupazione da parte delle forze ucraine di una parte del territorio russo del Kursk lo scorso agosto aveva esattamente questo scopo, oltre a portare la guerra sul suolo russo.
Dal Cremlino arriva un netto rifiuto. Il portavoce Dmitry Peskov ha chiarito che “la Russia non ha mai discusso e non discuterà la questione dello scambio del suo territorio”, secondo quanto riportato dalle agenzie locali. Peskov ha precisato che “naturalmente, le formazioni ucraine saranno spinte fuori da questo territorio [Kursk], tutti coloro che non saranno distrutti saranno spinti fuori”.
Kiev, in ogni caso, ritiene che il momento delle trattative sia ancora lontano. Per Zelensky, infatti, Putin “non si sta preparando alla pace” e gli attacchi missilistici di ieri contro la capitale ucraina lo testimoniano. “Solo misure severe e pressioni sulla Russia possono porre fine a questo terrore” ha spiegato il presidente ucraino, ribadendo al Guardian che l’Europa da sola non è in grado di assicurare un futuro di pace all’Ucraina. “Le garanzie di sicurezza senza l’America non sono vere garanzie di sicurezza”, ha chiosato Zelensky.