giovedì, Febbraio 20, 2025
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    Casa, un bene di lusso: quanti anni di stipendio servono per comprare un’abitazione?

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    Comprare casa in Italia sta diventando sempre più difficile, soprattutto per i lavoratori con redditi medio-bassi. Secondo un recente studio del Centro di Formazione e Ricerca sui Consumi (Crc), realizzato in collaborazione con Assoutenti, i prezzi degli immobili sono aumentati del 16,1% rispetto al 2019, rendendo l’acquisto di una casa un obiettivo sempre più irraggiungibile per molte famiglie.
    Il rapporto mette in luce dati preoccupanti: un operaio medio deve lavorare più di 11 anni per potersi permettere un appartamento di 80 metri quadrati, mentre un impiegato impiega circa 9,7 anni. I dirigenti, invece, necessitano di soli 4 anni di stipendio.
    La situazione peggiora drasticamente nelle grandi città. A Milano, un operaio dovrebbe lavorare oltre 23 anni per acquistare un’abitazione, mentre a Firenze e Bologna il tempo necessario è rispettivamente di 18,8 anni e 15,3 anni. Il fenomeno sta spingendo gran parte della popolazione a rinunciare all’acquisto e a rimanere in affitto, con un impatto diretto sulla qualità della vita, soprattutto per i giovani e i lavoratori precari.

    Le città italiane più costose

    Milano si conferma la città con i prezzi più alti per gli immobili, con un costo medio superiore ai 5.400 euro al metro quadrato. Seguono Firenze (4.365 euro/mq) e Bologna (3.566 euro/mq).
    Al contrario, alcune città risultano molto più accessibili: Perugia (1.299 euro/mq) e L’Aquila (1.451 euro/mq) sono tra le più economiche.
    Tuttavia, il dato più allarmante riguarda Trieste, che ha registrato un aumento del 50% negli ultimi sei anni del prezzo delle case. Un’eccezione tra le grandi città è Genova, dove i prezzi sono addirittura calati del 3,7% rispetto a cinque anni fa, probabilmente a causa del calo della domanda e dell’invecchiamento della popolazione.
    Secondo Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, la crescita incontrollata dei prezzi è dovuta a diversi fattori, tra cui la speculazione immobiliare: “In alcune città, acquistare casa è diventato proibitivo se non impossibile, a meno che non si disponga di ingenti capitali”, ha dichiarato.
    Una notizia positiva arriva però dal fronte dei mutui: secondo l’Abi, il tasso medio applicato dalle banche per l’acquisto di abitazioni è sceso al 3,09% a gennaio, rispetto al 3,11% di dicembre e al 4,42% di dicembre 2023.

    Anche l’Euribor a 3 mesi ha registrato una flessione, con una media del 2,54% nelle prime due settimane di febbraio, segnando una riduzione di 146 punti base rispetto al picco di ottobre 2023. Il tasso IRS a 10 anni, spesso utilizzato nei mutui, è sceso al 2,36%, confermando un trend di calo.
    Tuttavia, nonostante questa lieve riduzione dei costi dei finanziamenti, l’aumento dei prezzi degli immobili continua a rendere l’acquisto di una casa un lusso per pochi.

     

    Andrea Valsecchi

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