La Gran Bretagna prova a cambiare marcia con Trump. Secondo quanto riferisce il quotidiano Telegraph, Keir Starmer proporrà a Donald Trump un piano che prevede l’invio di 30.000 truppe europee in Ucraina per garantire l’accordo di cessate il fuoco, se questo verrà raggiunto. Il primo ministro inglese dovrebbe svelare la sua proposta al presidente americano la prossima settimana, in occasione di una visita a Washington.
Anche se Trump è contrario a inviare truppe statunitensi in Ucraina, gli europei sono consapevoli che gli americani devono partecipare in qualche modo alle garanzie di sicurezza per Kiev. Per questo motivo, Starmer chiederà a Trump di mantenere caccia e missili Usa nell’Europa dell’est pronti a ogni evenienza, cioè nel caso la Russia torni sul piede di guerra. Una strategia partorita assieme alla Francia e di cui sarebbero stati informati gli altri leader europei nel vertice di lunedì scorso a Parigi. Sono previste anche attività di sorveglianza con droni e intelligence nei cieli ucraini e un pattugliamento con navi del Mar Nero.
Nel frattempo, se da una parte Donald Trump è tornato a insistere affinché si tengano elezioni in Ucraina, Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello a “non arrendersi mai” e a “rimanere uniti”. Il presidente ucraino ha scritto su Telegram dopo l’attacco di Trump il quale, esasperato anche per il saltato accordo sullo sfruttamento delle terre rare ucraine, ha definito Zelensky un “comico modesto” e un “dittatore”. Zelensky ha ricordato che “proprio in questi giorni del 2014 la Russia scelse la guerra: intraprese i primi passi per occupare la Crimea”, aggiungendo che “da allora il mondo vive in una nuova realtà, in cui la Russia cerca di ingannare tutti”.
