Secondo Emmanuel Macron, la pace in Ucraina va raggiunta per gradi. Il presidente francese ha incontrato Donald Trump alla Casa Bianca e ha rilasciato un’intervista a Fox News, spiegando che “prima di tutto è necessaria una tregua”, aggiungendo che questa “potrebbe essere conclusa nelle prossime settimane”. Questo perlomeno è l’augurio di Macron, il quale ha speso parole ‘diplomaticamente’ favorevoli nei confronti di Trump, il cui arrivo alla Casa Bianca “cambia le carte in tavola, lui ha la capacità di deterrenza degli Stati Uniti per riavviare i contatti con la Russia”, ha spiegato il presidente francese.
Macron ha sottolineato, tuttavia, che “abbiamo bisogno di qualcosa prima, una tregua che possa essere valutata e verificata, e negoziati completi”. In gioco, infatti, c’è la sicurezza dell’Europa intera, motivo per cui il nodo rimangono garanzie di sicurezza concrete per Kiev. L’Ue fatica però a far sentire la sua voce, soprattutto perché al momento non è stata invitata al tavolo che conta, cioè quello dei colloqui Russia-Stati Uniti.
Per questo motivo stanno aumentando i contatti con l’amministrazione Usa. Ieri l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, ha incontrato il segretario di Stato Marco Rubio e altri funzionari statunitensi. Nel frattempo, Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente russo presso le organizzazioni internazionali a Vienna, ha fatto sapere che “Kiev sarà invitata al tavolo delle trattative a tempo debito”. Il timore è che Zelensky si trovi davanti un accordo già siglato da Mosca e Washington, senza che siano adeguatamente considerate le preoccupazioni ucraine.
