Negli ultimi anni, il Piemonte ha visto crescere il numero delle imprese straniere, e il 2024 non fa eccezione. A fine dicembre, infatti, il numero delle imprese guidate da persone nate fuori dai confini italiani è arrivato a quota 53.839, con un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente. In altre parole, sono 1.625 le nuove realtà imprenditoriali straniere che hanno visto la luce in Piemonte nell’ultimo anno. Questo aumento si inserisce in una tendenza che dura ormai da oltre dieci anni, mentre il numero delle imprese non straniere ha registrato una leggera flessione. Non è solo una questione di numeri: queste imprese sono un segno chiaro di dinamismo e innovazione, che contribuiscono a dare nuovo slancio all’economia regionale.
Se andiamo a guardare i settori, il panorama è altrettanto interessante. Le costruzioni sono il settore in cui le imprese straniere sono più presenti, con il 33,1% del totale delle attività. Seguono il commercio (23,9%) e i servizi (21,6%), ma anche il turismo sta crescendo come settore di riferimento per gli imprenditori stranieri, con un aumento del 9,1%. Questi numeri ci dicono che le imprese straniere stanno spingendo in particolar modo su quei settori che possono generare nuove opportunità di lavoro e sviluppo, dimostrando un’abilità nel saper cogliere le sfide del mercato.
Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, ha commentato questa crescita come un segnale positivo per l’intero sistema economico piemontese. Per lui, gli imprenditori stranieri sono una risorsa fondamentale per rafforzare la competitività della regione, portando con sé nuove competenze e idee. La sfida, però, è quella di continuare a supportarli con politiche che semplifichino la burocrazia e offrano consulenza adeguata per far crescere ancora di più questo settore.
