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martedì 11 Marzo, 2025
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Dare: l’Europa risponde alle sfide geopolitiche con la sovranità digitale e l’innovazione nei microchip

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In un contesto geopolitico sempre più complesso, caratterizzato da tensioni internazionali e dalla crescente competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina, l’Europa ha deciso di puntare sulla sovranità digitale con il lancio di Dare (Digital Autonomy with Risc-V in Europe). Questo progetto, formalmente avviato oggi, mira a sviluppare una nuova generazione di microchip innovativi per i supercomputer e l’intelligenza artificiale (IA), con l’obiettivo di garantire l’indipendenza tecnologica del continente. Finanziato con un budget iniziale di 240 milioni di euro per i primi tre anni, Dare coinvolge 38 partner europei, tra cui l’Italia con il Centro Nazionale Icsc (Centro Nazionale di Ricerca in Hpc, Big Data e Quantum Computing), che coordina un consorzio di sette università e enti di ricerca italiani.

Il progetto si pone l’obiettivo di trasformare l’Europa da semplice consumatrice di soluzioni hardware e software a leader nella produzione di microchip avanzati, riducendo così la dipendenza dalle importazioni da paesi terzi. Anders Jensen, Direttore Esecutivo dello EuroHpc Joint Undertaking, ha sottolineato come Dare rappresenti una “pietra miliare per la sovranità digitale europea”, promuovendo l’innovazione nelle tecnologie hardware e software e sfruttando il potenziale del supercalcolo (Hpc) e dell’IA per creare soluzioni sicure, efficienti e interamente europee. Il fulcro del progetto è lo sviluppo dei chiplet, una nuova generazione di microchip capaci di integrare diversi sistemi computazionali nello stesso substrato. Tra i partner italiani figurano le Università di Torino, Pisa e Sapienza di Roma, i Politecnici di Torino e Milano, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Marco Aldinucci, responsabile scientifico per il Centro Nazionale Icsc nel progetto, ha evidenziato come l’ecosistema della ricerca italiana in ambito Hpc possieda competenze rare in Europa, dalla progettazione di strumenti di programmazione alla verifica dell’hardware e dei protocolli di rete fra chip, fino ad applicazioni di riferimento come QuantumEspresso. Dare punta quindi a garantire non solo la stabilità economica e la sicurezza dell’Unione Europea, ma anche a rafforzare la competitività tecnologica a livello globale, contribuendo a una maggiore indipendenza strategica in un momento storico in cui la tecnologia rappresenta un asset fondamentale per la sicurezza e la prosperità economica.

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