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martedì 11 Marzo, 2025
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Ristorazione Lombardia: previsioni di stabilità per il 2025, ma pesa il caro bollette

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Le imprese manifestano una buona propensione alle assunzioni nonostante la difficoltà a reperire personale qualificato.

 

Rimangono stabili le prospettive per l’anno in corso per le imprese del comparto della ristorazione, che manifestano una buona propensione ad assumere nonostante le difficoltà nel reperire personale qualificato e l’impatto dei rincari sui costi energetici. È quanto emerge dall’analisi del sentiment raccolto tra le imprese, su prospettive e difficoltà di un settore che, in Lombardia, conta 47.804 attività, il 27,7% femminili e il 12,2% giovanili, e 283.101 addetti.

I pubblici esercizi Lombardi hanno chiuso il 2024 registrando un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente, pari al +0,7%, confermando i dati Istat sull’andamento del fatturato nella ristorazione. Sono ancora molte le difficoltà nelle assunzioni che, da stime Confcommercio, potrebbero aggravarsi ulteriormente nel 2025 (+4% su base annua), con la stima di una mancanza di 258.000 lavoratori qualificati a livello nazionale, che per il comparto della ristorazione si traduce in mancanza di barman, camerieri di sala e pizzaioli.
Stabili, invece, le prospettive delle imprese per questo 2025: gli operatori dichiarano una buona propensione alle assunzioni anche se resta complicato trovare profili idonei. Una tendenza dimostrata dai dati Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior che prevede 19.350 ingressi nelle attività di ristorazione nel trimestre febbraio-aprile di quest’anno, la seconda categoria dei 236.530 lavoratori richiesti dal sistema economico lombardo.

Tra le principali difficoltà segnalate emerge quella dettata dai rincari energetici che, per gli imprenditori lombardi della ristorazione, hanno un impatto significativo. Lo dimostra anche l’Osservatorio Confcommercio Energia che inserisce i ristoranti tra le categorie, insieme ad alberghi, grandi negozi e alimentari, che hanno subito i maggiori rincari energetici: in media il + 24% per l’elettricità e +27% per il gas. Effetti sulle attività, anche se non troppo incisivi, derivano inoltre dall’impatto del nuovo Codice della Strada sulle vendite di alcolici.

“Il periodo felice del turismo lombardo si riverbera anche su ristoranti, bar e pubblici esercizi in generale e questo trend potrebbe consolidarsi con le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 – dichiara il Presidente Fipe Lino Stoppani –. I costi energetici restano la vera spada di Damocle anche nei nostri comparti e permangono molte difficoltà nel reperire personale, problema che richiede un approccio integrato tra formazione e inserimento nel mondo del lavoro, percorso già intrapreso da Regione Lombardia”.

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