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martedì 18 Marzo, 2025
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Northvolt in crisi: l’ambizioso progetto europeo di batteria per auto si ferma

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Il sogno europeo di creare un gigante delle batterie per auto capace di sfidare i colossi asiatici ha subito una dura battuta d’arresto: Northvolt, la startup svedese che aveva iniziato come pioniera nel settore, ha dichiarato bancarotta. Con un debito di circa 7,5 miliardi di euro, l’azienda non è riuscita a ottenere i finanziamenti necessari per continuare le proprie attività. Fondata con l’ambizione di ridurre la dipendenza dell’industria automobilistica occidentale dai giganti cinesi come CATL e BYD, Northvolt aveva ottenuto investimenti per oltre 9 miliardi di euro, provenienti da grandi nomi come Volkswagen e Goldman Sachs. Tuttavia, i problemi legati alla produzione hanno finito per compromettere la sua sostenibilità.

Oltre 5.000 dipendenti sono coinvolti in questa crisi, con circa 1.800 lavoratori iscritti al sindacato IF Metall. «Molte cose sono andate storte e ora il prezzo lo pagano i nostri membri», ha dichiarato con amarezza la leader sindacale Marie Nilsson. Nonostante ciò, le operazioni in Germania, Nord America e Polonia non sono interessate dal fallimento, offrendo una possibilità di riorganizzazione o di vendita degli asset.

L’insuccesso di Northvolt ha avuto un forte impatto sull’industria automobilistica europea. Porsche, che aveva contratti con l’azienda, ha già avviato la ricerca di nuovi fornitori. «L’Europa ha bisogno di sviluppatori di batterie competenti», ha sottolineato Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen e di Porsche. Le difficoltà per Northvolt sono cominciate con l’annullamento di un finanziamento da 5 miliardi di dollari per l’espansione di uno stabilimento e, a giugno 2024, con la rescissione di un ordine da 2 miliardi da parte di BMW a causa dei ritardi nelle consegne.

Gloria Giovanditti

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