La precaria tregua tra Israele e Hamas è crollata: durava dal 19 gennaio, ma a inizio settimana l’esercito israeliano ha effettuato “attacchi su vasta scala contro obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza”, hanno spiegato l’Idf. Netanyahu e il ministro della Difesa, Israel Katz, hanno ordinato alle forze armate di “agire con forza” contro il gruppo terroristico che è ancora al comando nella Striscia. L’ufficio del premier israeliano ha spiegato che i nuovi attacchi aerei sono frutto del “ripetuto rifiuto di Hamas di rilasciare i nostri ostaggi e il suo rifiuto di tutte le proposte ricevute dall’inviato del Presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e dai mediatori”.
Secondo quanto riferito da Al Jazeera, ieri mattina la conta dei morti era di poco superiore alle 300 persone. Due fonti di Hamas hanno detto all’agenzia France Presse che i radi aerei avrebbero causato anche la morte di Mahmoud Abu Watfa, capo del ministero dell’Interno di Hamas nella Striscia. Uno dei membri dell’ufficio politico di Hamas ha dichiarato che “la decisione di Netanyahu di riprendere la guerra è una decisione di sacrificare i prigionieri dell’occupazione e la loro condanna a morte”, secondo quanto riferito dalla Cnn. Un altro esponente del gruppo terroristico palestinese ha detto al quotidiano Al-Araby Al-Jadeed che un ostaggio israeliano sarebbe morto durante i bombardamenti, mentre altri due sarebbero rimasti feriti. Le Forze di difesa israeliane hanno invitato i civili di Gaza a evacuare le zone di combattimento e a raggiungere i rifugi di Gaza City e Khan Younis.
Ma Tel Aviv non si è mossa in autonomia. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha detto a Fox che gli israeliani si sono consultati con l’amministrazione Trump. I bombardamenti di Israele seguono l’attacco missilistico lanciato dagli Stati Uniti contro le basi degli Houthi in Yemen di qualche giorno fa. Tutto sembra collegato da una strategia mediorientale di Donald Trump che pone al centro Teheran. Leavitt, infatti, ha spiegato che “tutti i terroristi in Medio Oriente, i terroristi per procura sostenuti dall’Iran e lo stesso Iran dovrebbero prendere sul serio il presidente Trump quando dice di non avere paura di schierarsi dalla parte delle persone che rispettano la legge”. Sulla ripresa delle ostilità è intervenuto anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, esprimendo molta preoccupazione: “Speriamo di riuscire a ripristinare una tregua, ma in questo momento non sono ottimista”, ha spiegato Crosetto a Rtl 102.5.