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lunedì 31 Marzo, 2025
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Riad, gli Usa spingono per un cessate il fuoco, ma i russi non hanno fretta. E sulle terre rare ucraine, Washington non coinvolge Kiev nella stesura dell’accordo

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Donald Trump vuole accelerare sul cessate il fuoco in Ucraina, ma i russi vanno per gradi. Ieri sono ripresi i colloqui a Riyad tra Mosca e Washington, ma il primo tema all’ordine del giorno era l’accordo sul trasporto di cereali nel Mar Nero. D’altra parte, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista tv ha ricordato qual sia la linea di Vladimir Putin: “Siamo soltanto all’inizio di questo percorso”, ha spiegato Peskov, ribadendo che i negoziati sono difficili e il tema rimane complesso. Insomma, non c’è fretta sul fronte russo: ci sono tante sfumature da discutere e nodi da sbrigliare, dicono, la pace non è dietro l’angolo.

L’inviato speciale di Donald Trump, l’energico Steve Witkfoff, sembra aver recepito l’approccio di Mosca e a Fox News ha spiegato che una volta raggiunto un cessate il fuoco sulle navi russo-ucraine che transitano nel Mar Nero, “ci si dirigerà naturalmente verso un cessate il fuoco totale dei combattimenti”. Interpellato sulla possibilità che Putin allarghi ulteriormente i confini della Russia qualora ottenesse certi vantaggi nelle trattative, Witkoff ha detto: “Semplicemente non credo che [Putin] voglia conquistare tutta l’Europa”, ha sottolineato il diplomatico statunitense, aggiungendo che si tratta “di una situazione molto diversa da quella della Seconda guerra mondiale”. La pace non si fa senza i russi, ma dare tutto questo credito a un autocrate che nel febbraio 2022 assicurava a Xi Jinping e ad altri leader che non avrebbe invaso l’Ucraina, nonostante avesse ammassato una gran quantità di uomini e mezzi al confine, ha fatto storcere il naso nelle capitali europee.

Nel frattempo, gli Stati Uniti accelerano in solitaria su un altro elemento che sta particolarmente a cuore a Trump: i preziosi minerali ucraini. Dopo i colloqui di due settimane fa sul tema, il legislatore ucraino Oleksiy Goncharenko ha affermato ieri che Kiev e Washington firmeranno “un accordo completo”. Accordo che, tuttavia, “è in fase di stesura da parte del Dipartimento del Tesoro Usa” ha spiegato Goncharenko, sottolineando che “la parte ucraina non ha ancora visto il documento e non è coinvolta nel suo sviluppo”.

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