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mercoledì 2 Aprile, 2025
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L’Italia punta sul nucleare di nuova generazione con un investimento da 200 milioni di euro in Newcleo

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Il governo italiano rafforza il suo impegno nello sviluppo del nucleare di nuova generazione con un possibile investimento da 200 milioni di euro in Newcleo, società specializzata nella progettazione di reattori avanzati.
L’iniziativa è stata al centro di un incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, i quali hanno confermato la convergenza strategica dell’esecutivo sul tema.
Newcleo, fondata nel 2021 da tre imprenditori italiani – Stefano Buono, Elisabeth Rizzotto e Luciano Cinotti – è una realtà leader nel settore del nucleare innovativo, che sebbene abbia sede a Parigi, mantiene una forte presenza in Italia con centri di ricerca a Torino, Genova e Roma, contando su un capitale raccolto di 537 milioni di euro e 1.100 dipendenti, di cui 400 in Italia.
L’investimento del governo italiano avverrebbe nell’ambito di un più ampio aumento di capitale e consentirebbe allo Stato di acquisire fino al 10% della società. Tra gli azionisti figurano già nomi importanti come Malacalza, Azimut e Inarcassa, mentre Newcleo ha stretto accordi con aziende strategiche del settore come Danieli, Saipem, Maire e Fincantieri.

L’obiettivo di Newcleo
L’azienda punta a realizzare entro il 2031 un primo prototipo di “advanced modular reactor”, un piccolo reattore modulare di quarta generazione raffreddato a piombo liquido e alimentato con scorie nucleari. Successivamente, nel 2033, è previsto l’avvio della costruzione del primo impianto commerciale. Un ulteriore passo strategico è l’accordo già siglato con la Slovacchia per la realizzazione di quattro reattori.
Il governo italiano, in questo contesto, intende sostenere attivamente la filiera industriale nazionale nel settore dell’energia nucleare innovativa, riconoscendone il ruolo cruciale per la sicurezza energetica, la sostenibilità ambientale e la competitività tecnologica del Paese.
Tutto ciò è stato confermato a seguito dell’incontro con comunione di intenti fra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

A tal fine, è stato infatti già adottato un provvedimento normativo che definisce un quadro legislativo chiaro per la sperimentazione, l’autorizzazione e la vigilanza nel settore, incentivando così investimenti pubblici e privati. L’obiettivo è valorizzare le competenze italiane già esistenti e creare nuove opportunità industriali e occupazionali, rilanciando così il ruolo del Paese nello sviluppo delle tecnologie nucleari di nuova generazione.

 

Andrea Valsecchi

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